Massacro a En Nahud, Sudan: oltre 27 civili morti

Massacro a En Nahud, Sudan: oltre 27 civili morti

En Nahud, Massacro nel Darfur: Emergency Lawyers denuncia gravi violazioni dei diritti umani

En Nahud, Sudan - Almeno 27 civili sono stati uccisi nel recente massacro avvenuto nella città di En Nahud, nel Darfur occidentale, strategica per l'accesso alla regione martoriata dal conflitto. L'organizzazione di avvocati Emergency Lawyers ha denunciato con forza quanto accaduto, accusando le forze armate sudanesi di gravi violazioni dei diritti umani. La situazione sul terreno è drammatica, con testimonianze agghiaccianti di esecuzioni sommarie e violenze indiscriminate.

Secondo il rapporto di Emergency Lawyers, le vittime sarebbero state accusate di collaborare con l'esercito, un'accusa priva di fondamento secondo l'organizzazione, che parla di un'operazione di repressione mirata contro la popolazione civile. I sopravvissuti raccontano di raid notturni, di case incendiate e di persone uccise senza pietà. Le famiglie delle vittime vivono nel terrore, con la paura costante di nuove violenze.

"La situazione a En Nahud è disperata," dichiara un portavoce di Emergency Lawyers. "Abbiamo raccolto testimonianze che descrivono una brutalità inaudita. È necessario un intervento internazionale immediato per porre fine a questa carneficina e garantire giustizia per le vittime." L'organizzazione chiede alla comunità internazionale di esercitare pressioni sul governo sudanese affinché si assuma la responsabilità di questi crimini e che vengano avviate indagini indipendenti e imparziali.

La strategica posizione di En Nahud rende la città un nodo cruciale per l'accesso al Darfur occidentale. Il controllo di En Nahud influenza pesantemente la possibilità di fornire aiuti umanitari alle popolazioni colpite dal conflitto. Il massacro, quindi, non solo rappresenta una tragedia umanitaria di immense proporzioni, ma rischia di aggravare ulteriormente una situazione già critica, ostacolando gli sforzi per portare aiuti e assistenza medica.

Emergency Lawyers ha inoltre denunciato la difficoltà di accesso alla zona per i soccorsi e per gli operatori umanitari, a causa della continua insicurezza e delle restrizioni imposte dalle forze armate sudanesi. L'organizzazione chiede un corridoio umanitario sicuro per garantire l'arrivo di aiuti e assistenza medica alle popolazioni in difficoltà. La comunità internazionale è chiamata a rispondere con fermezza a questa nuova tragedia, evitando che il Darfur venga dimenticato e che si ripeta la storia di violenze e sofferenza.

È urgente che la comunità internazionale agisca per fermare la violenza e garantire la protezione dei civili nel Darfur. La mancanza di intervento rischia di condurre ad ulteriori crimini contro l'umanità. L'appello di Emergency Lawyers è chiaro: giustizia per le vittime e un immediato intervento per prevenire ulteriori tragedie.

(02-05-2025 22:58)