Guerra di corrente: chi trama per silurare Waltz?

Braccio di Ferro all'ONU: La Nomina di Waltz Appesa a un Filo
La designazione di Waltz come nuovo ambasciatore degli Stati Uniti alle Nazioni Unite è tutt'altro che una formalità. Sebbene la sua nomina rappresenti una vittoria per la corrente tradizionalista all'interno dell'amministrazione, dovrà affrontare un'ardua battaglia durante le audizioni di conferma al Senato. La sua precedente esperienza e le sue posizioni in materia di politica estera sono finite sotto la lente d'ingrandimento, alimentando le preoccupazioni dell'ala più isolazionista del partito.
Dietro le quinte si consuma un acceso scontro ideologico. I sostenitori di Waltz, figure di spicco vicine al Segretario di Stato, lo vedono come un elemento chiave per riaffermare la leadership americana in un contesto internazionale sempre più complesso. I suoi detrattori, invece, lo accusano di essere troppo incline al multilateralismo e di non tutelare adeguatamente gli interessi nazionali.
La posta in gioco è alta. La rimozione (o il mancato supporto) di Waltz invierebbe un segnale forte sulla direzione che prenderà la politica estera americana nei prossimi anni. Resta da vedere se riuscirà a convincere i senatori indecisi e a superare lo scoglio delle audizioni. Un risultato positivo consoliderebbe la posizione della fazione tradizionalista, mentre un fallimento rafforzerebbe le istanze isolazioniste, con conseguenze significative per il ruolo degli Stati Uniti nel mondo. Il dibattito rimane aperto e la vicenda è in continua evoluzione.
Per approfondire: Sito del Dipartimento di Stato
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