Massacro a En Nahud, Sudan: oltre venti civili morti

En Nahud, Massacro nel Darfur: Emergency Lawyers denuncia crimini di guerra
Almeno 27 civili uccisi a En Nahud, città strategica per raggiungere il Darfur. L'organizzazione di avvocati Emergency Lawyers denuncia l'orribile massacro, attribuendo la responsabilità all'esercito sudanese. Le vittime, accusate di collaborare con i gruppi ribelli, sarebbero state uccise senza pietà.
La situazione nel Darfur occidentale rimane drammatica. En Nahud, crocevia fondamentale per raggiungere le aree più colpite dal conflitto, è teatro di una nuova e terribile tragedia. Secondo il rapporto di Emergency Lawyers, pubblicato qui, nell'ultima settimana di aprile si è consumato un massacro di civili innocenti. Gli avvocati internazionali parlano di esecuzioni sommarie, di una violenza inaudita che si aggiunge alle già numerose atrocità commesse nel corso del conflitto.
La testimonianza raccolta da Emergency Lawyers dipinge un quadro agghiacciante. I sopravvissuti raccontano di raid notturni, di soldati che hanno fatto irruzione nelle case, prelevando uomini, donne e bambini. Le accuse di collaborazione con i gruppi ribelli sarebbero state utilizzate come pretesto per giustificare queste esecuzioni. Nessun processo, nessuna possibilità di difesa. Solo morte, violenza e terrore.
"È inaccettabile che simili atrocità continuino ad essere perpetrate con impunità", dichiara un portavoce di Emergency Lawyers. "Chiediamo alla comunità internazionale di intervenire con fermezza, di esercitare pressioni sul governo sudanese affinché ponga fine a queste violenze e che i responsabili vengano consegnati alla giustizia".
La denuncia di Emergency Lawyers getta un'ombra ancora più cupa sulla già precaria situazione umanitaria nel Darfur. L'accesso alle aree colpite dal conflitto è estremamente difficile, rendendo ancora più complicato il compito di quanti cercano di portare aiuto e documentare le violazioni dei diritti umani. La comunità internazionale è chiamata a reagire con forza, per evitare che la tragedia di En Nahud si ripeta.
Oltre al tragico bilancio di 27 morti, il rapporto di Emergency Lawyers segnala numerosi feriti e dispersi. La ricerca di giustizia per le vittime e la protezione dei civili che rimangono nel Darfur occidentale rappresentano ora una priorità assoluta. L'inazione di fronte a queste atrocità avrebbe conseguenze gravissime, alimentando il ciclo di violenza e instabilità che da anni affligge la regione.
È fondamentale che la comunità internazionale non resti indifferente di fronte a questi crimini di guerra. L'urgenza di un intervento efficace e immediato è assoluta.
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