Cybermafia: la sfida digitale delle organizzazioni criminali

Intervista al criminologo Vincenzo Musacchio - Mafie e tecnologia: come la criminalità organizzata sta conquistando il cyberspazio
Il mondo digitale, un'arena sempre più ambita dalle organizzazioni criminali. Ne abbiamo parlato con il professor Vincenzo Musacchio, esperto di criminologia e autore di numerosi studi sulle infiltrazioni mafiose nell'economia digitale. L'intervista, realizzata in occasione del recente convegno "Cybercrime e nuove sfide per le forze dell'ordine", ha evidenziato come la tecnologia stia diventando uno strumento fondamentale per le mafie, permettendo loro di riciclare denaro, trafficare armi e droga, e pianificare attività criminose con un livello di segretezza senza precedenti.
Professor Musacchio, come stanno utilizzando le mafie le nuove tecnologie?
"Le mafie si sono rapidamente adattate al mondo digitale. Utilizzano piattaforme di messaggistica crittografata per comunicare in modo sicuro, il dark web per trafficare illegalmente, e le criptovalute per riciclare denaro in modo praticamente tracciabile. La loro capacità di sfruttare le nuove tecnologie è impressionante, e spesso supera le capacità delle forze dell'ordine di contrastarle. Stiamo parlando di un'evoluzione continua, con le mafie che adottano costantemente nuove tecniche e strumenti."
Quali sono i settori più vulnerabili a queste infiltrazioni?
"Praticamente tutti i settori sono a rischio. Il settore finanziario, ovviamente, è un obiettivo prioritario, ma anche il gaming online, il commercio elettronico e persino le piattaforme di social media possono essere sfruttati per attività illecite. La velocità e l'anonimato offerti dal cyberspazio rendono queste attività molto difficili da individuare e contrastare."
Quali strategie possono essere adottate per contrastare questo fenomeno?
"È necessaria una strategia multilivello. Serve una maggiore cooperazione internazionale tra le forze dell'ordine, un investimento significativo nella formazione e nella tecnologia per le forze di polizia, e una maggiore consapevolezza da parte del pubblico sui rischi connessi all'uso del digitale. Inoltre, è fondamentale un'azione preventiva mirata a educare i giovani sui pericoli della criminalità informatica e sulle tecniche di prevenzione."
Professor Musacchio, grazie per il suo tempo e per le importanti informazioni condivise.
L'intervista completa sarà disponibile prossimamente sul sito (link sostituito per rispetto delle istruzioni). Seguiremo l'evoluzione di questo tema cruciale per la sicurezza nazionale e internazionale.
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