Arborelius: L'Europa guarda all'Africa e all'Asia per il futuro

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L'Arcivescovo di Stoccolma guarda all'Africa e all'Asia per le vocazioni

Stoccolma, 2023 - L'arcivescovo Anders Arborelius, cardinale della Chiesa cattolica in Svezia, ha espresso preoccupazione per la crescente carenza di vocazioni sacerdotali in Europa, suggerendo di guardare ad altre parti del mondo per trovare nuovi candidati.

In un'intervista rilasciata recentemente, il cardinale Arborelius ha dichiarato: "È naturale che ci si interroghi sul futuro del sacerdozio in Europa, considerando la diminuzione delle vocazioni. L'Europa è stanca, è un dato di fatto. Credo che sia giunto il momento di guardare con maggiore attenzione all'Africa e all'Asia, dove la fede è ancora molto viva e numerosi giovani sentono la chiamata al sacerdozio".

Il cardinale ha però aggiunto una nota di cautela: "Non è una soluzione semplice. Trovare candidati adatti, prepararli adeguatamente e integrarli nella realtà della Chiesa svedese richiede tempo e impegno. È un processo naturale, ma non so se alla fine riusciremo a trovare un candidato adatto da quelle parti del mondo".

La dichiarazione del cardinale Arborelius ha sollevato un dibattito sulla questione delle vocazioni e sulla globalizzazione della Chiesa cattolica. Alcuni sostengono che l'apertura a candidati provenienti da altre parti del mondo sia una necessità per garantire la sopravvivenza della Chiesa in Europa, mentre altri esprimono preoccupazioni riguardo alle possibili difficoltà di integrazione culturale e linguistica.

Il cardinale ha sottolineato l'importanza di un approccio attento e responsabile: "Non si tratta di importare sacerdoti, ma di accompagnare giovani che sentono la chiamata a servire Dio e la Chiesa, indipendentemente dalla loro provenienza geografica. È fondamentale garantire un'adeguata formazione e un'integrazione armoniosa, rispettando le loro culture e tradizioni".

La Chiesa cattolica in Svezia, pur essendo una minoranza, svolge un ruolo importante nella vita religiosa del paese. La scelta di guardare all'Africa e all'Asia per le vocazioni riflette la crescente consapevolezza della necessità di una Chiesa più globale e aperta al contributo di tutte le culture.

La sfida rimane quella di trovare un equilibrio tra la necessità di assicurare la continuità pastorale e il rispetto delle diversità culturali, garantendo al contempo una formazione adeguata ai futuri sacerdoti.

La situazione delle vocazioni in Europa continua ad essere oggetto di studio e dibattito, con la Chiesa impegnata nella ricerca di soluzioni innovative per rispondere alle esigenze spirituali dei fedeli.

(04-05-2025 01:00)