Il silenzio del mondo: fame e sete a Gaza.

Il silenzio del mondo: fame e sete a Gaza.

Gaza sotto assedio: la voce di Rita Baroud grida nel silenzio

"La fame e la sete inflitte da Israele": la giornalista freelance Rita Baroud dipinge un quadro agghiacciante della situazione a Gaza dopo due mesi di blocco degli aiuti umanitari.

Due mesi. Due mesi di silenzio assordante, rotto solo dalle grida di una popolazione stremata dalla fame e dalla sete. Due mesi di blocco degli aiuti umanitari imposto da Israele, che ha lasciato Gaza in una situazione di profonda crisi. A raccontarlo è Rita Baroud, giornalista freelance che vive nella Striscia e che, con coraggio e determinazione, continua a documentare la realtà quotidiana di un popolo intrappolato in un incubo senza fine.

È una situazione atroce, senza speranza”, afferma Rita Baroud in un'intervista rilasciata ieri. “Il blocco ha colpito duramente la popolazione civile. Mancano cibo, acqua potabile, medicine. Gli ospedali sono sovraffollati, le scorte sono prossime all'esaurimento. Vediamo bambini che soffrono la fame, famiglie che non sanno come sfamare i propri figli. È un'umanità che sta morendo a poco a poco, nel silenzio indifferente del mondo”.

La testimonianza di Rita Baroud non è un'eccezione. Numerose organizzazioni umanitarie hanno denunciato la drammatica situazione a Gaza, sottolineando l'urgente necessità di interventi immediati per evitare una catastrofe umanitaria. L'accesso agli aiuti è stato drasticamente limitato, rendendo impossibile per le organizzazioni internazionali raggiungere le persone bisognose e fornire l'assistenza necessaria.

Il mondo guarda e tace”, continua Rita, la voce carica di amarezza. “Ma come è possibile rimanere indifferenti di fronte a questa tragedia? Dove è la solidarietà internazionale? Dove sono i valori di umanità che dovrebbero guidare le azioni della comunità internazionale?

La giornalista lancia un appello accorato alla comunità internazionale: “Non possiamo permettere che Gaza venga lasciata sola a morire. È necessario agire subito, per rompere il blocco e permettere l'arrivo degli aiuti umanitari. La vita delle persone di Gaza dipende da questo”.

Le parole di Rita Baroud risuonano come un grido disperato nel deserto. Un grido che deve essere ascoltato, prima che sia troppo tardi. È necessario esercitare una forte pressione sulla comunità internazionale affinché intervenga con decisione e ponga fine a questa inumana situazione. È necessario agire, ora.

Per maggiori informazioni sulla situazione a Gaza, è possibile consultare i report di organizzazioni come l'UNRWA e Human Rights Watch.

(04-05-2025 12:00)