Romania al voto: rischio svolta anti-europea.

Romania al voto: rischio svolta anti-europea.

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Romania al voto: Simion in testa, tra povertà, nazionalismo e ombre russe

Bucarest - La Romania torna alle urne in un clima tesissimo, dopo l'annullamento delle precedenti elezioni presidenziali a causa delle comprovate ingerenze russe. In vantaggio, stando ai primi sondaggi, si profila George Simion, leader dell'Alleanza per l'Unità dei Romeni (AUR), partito di estrema destra e fortemente critico nei confronti dell'Unione Europea.BRLa vittoria di Simion rappresenterebbe una svolta drammatica per il Paese, incastrato tra la rassegnazione di una popolazione schiacciata dalla povertà e la crescente attrattiva di un nazionalismo esasperato.

Il voto si svolge in un contesto sociale particolarmente fragile. La disparità economica è abissale: da un lato una ristretta élite privilegiata, dall'altro milioni di romeni che lottano quotidianamente per la sopravvivenza. Questa frattura alimenta il risentimento e la rabbia, terreno fertile per i movimenti populisti e xenofobi come AUR.

Le accuse di collusione con la Russia, che hanno portato all'annullamento del precedente scrutinio, pesano come un macigno sulla credibilità del processo democratico. Resta alta la preoccupazione per possibili nuove manipolazioni e disinformazione, soprattutto online.BRÈ fondamentale che le autorità romene garantiscano la trasparenza e la regolarità del voto, per scongiurare il rischio di un ulteriore deterioramento della situazione politica e sociale.

La posta in gioco è altissima: il futuro della Romania, il suo rapporto con l'Europa e la tenuta dei valori democratici sono appesi a un filo. Il mondo osserva con apprensione, consapevole che una vittoria di Simion aprirebbe scenari inquietanti per l'intera regione.

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(04-05-2025 01:00)