Ucraina: Putin esclude (per ora) l'uso di armi nucleari

Zelensky pone una condizione per il cessate il fuoco: 30 giorni di silenzio da parte russa
Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato la sua disponibilità ad accettare un cessate il fuoco, ma a una condizione ben precisa: la Russia deve dimostrare una volontà reale di pace intraprendendo azioni concrete e speculari. In un intervento pubblico, Zelensky ha sottolineato la necessità di un "silenzio prolungato per almeno 30 giorni" da parte delle forze russe. Solo in presenza di questo impegno, secondo il leader ucraino, si potrà parlare di una tregua effettivamente significativa e capace di aprire la strada a negoziati seri.
"Non chiediamo la resa della Russia, ma chiediamo il rispetto del diritto internazionale e la cessazione delle ostilità. Un silenzio di 30 giorni ci permetterebbe di valutare le reali intenzioni di Mosca e di intraprendere un percorso di de-escalation", ha affermato Zelensky, ribadendo la necessità di una risposta concreta e verificabile alle richieste ucraine.
Nel frattempo, il Presidente russo Vladimir Putin, in un'intervista rilasciata a un canale televisivo, ha espresso la speranza che il conflitto non richieda il ricorso ad armi nucleari. "Spero che non arriveremo mai a un simile scenario. La priorità rimane la risoluzione pacifica del conflitto, ma le azioni dell'Ucraina ci obbligano a rimanere vigili", ha dichiarato Putin, senza tuttavia fornire dettagli specifici sulle sue intenzioni riguardo a una possibile negoziazione.
La dichiarazione di Zelensky rappresenta un segnale importante, aprendo una flebile possibilità di una tregua. Tuttavia, la condizione posta dal Presidente ucraino – 30 giorni di silenzio totale da parte delle forze russe – rappresenta una sfida significativa per Mosca. La fattibilità di tale proposta è attualmente incerta, e molto dipenderà dalla volontà politica effettiva di entrambe le parti di impegnarsi in un dialogo concreto e costruttivo.
L'impasse continua, con la guerra in Ucraina che prosegue, causando sofferenza e devastazione. La comunità internazionale, intanto, continua a monitorare attentamente la situazione, sollecitando entrambe le parti a privilegiare la via diplomatica e a porre fine alle ostilità.
La situazione rimane estremamente delicata e complessa. La possibilità di un cessate il fuoco dipende, in modo cruciale, dalla buona volontà di Mosca di accettare le condizioni poste da Zelensky e dalla volontà di entrambe le parti di intraprendere un percorso di pace reale e duraturo, liberato dalla retorica e dalla propaganda. Maggiori informazioni sulla situazione in Ucraina sono disponibili sul sito delle Nazioni Unite.
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