Dalla tiara al cappello: i pericoli del Conclave.

Dalla tiara al cappello: i pericoli del Conclave.

```html

Viaggio nei Conclavi Perduti: Da D'Estouteville a Scola, le Trappole della Sistina

Il conclave, un evento avvolto nel mistero e nella spiritualità, è anche un'arena politica dove strategie e ambizioni si scontrano. Quest'anno, mentre l'attenzione è concentrata sul successore di Papa Francesco, è utile ricordare le figure di spicco che, pur considerate papabili, non sono riuscite a raggiungere il soglio pontificio. La storia dei conclavi è costellata di questi "quasi-papi", uomini che, per un motivo o per l'altro, si sono visti sfuggire il primato della Chiesa Cattolica.

Uno dei primi esempi documentati è quello di Guglielmo d'Estouteville, nel conclave del 1471. Cardinali ricchi e influenti potevano esercitare un forte ascendente sul voto, ma l'incertezza rimaneva sempre alta. Più tardi, figure come il cardinale Giulio Antonio Santori nel conclave del 1592 videro le loro speranze svanire a causa di veti incrociati e dinamiche inaspettate.

Saltando avanti nei secoli, arriviamo al conclave del 2013, successivo alla rinuncia di Benedetto XVI. In quel frangente, il cardinale Angelo Scola, allora arcivescovo di Milano, era considerato da molti il favorito. Si profilava come un candidato di continuità, in grado di guidare la Chiesa con fermezza e saggezza. Tuttavia, l'elezione di Papa Francesco ha rappresentato una svolta, un cambiamento di rotta che ha sorpreso molti osservatori. L'elezione di un Papa "venuto da lontano" ha dimostrato la capacità dello Spirito Santo di sovvertire le aspettative e le logiche umane.

Entrare da papabile e uscire da cardinale: un adagio che ben descrive le trappole della Sistina. Il conclave è un processo complesso, influenzato da correnti interne, ambizioni personali e, non da ultimo, dall'azione dello Spirito Santo. Essere considerato un favorito non garantisce l'elezione; al contrario, può esporre il candidato a critiche e veti da parte di altre fazioni cardinalizie. In questi giorni, mentre si discute del futuro della Chiesa, è bene ricordare che la storia dei conclavi è ricca di sorprese e colpi di scena, e che il vero protagonista rimane, in ultima analisi, lo Spirito Santo.

Il conclave di quest'anno si preannuncia, come sempre, denso di interrogativi e sfide. Sarà interessante osservare se emergerà un nuovo "quasi-papa" o se, ancora una volta, lo Spirito Santo sorprenderà il mondo con una scelta inattesa.

```

(05-05-2025 01:00)