Ritardi nel piano carceri: la Corte dei Conti critica Nordio, sei Regioni in emergenza.

Ritardi nel piano carceri: la Corte dei Conti critica Nordio, sei Regioni in emergenza.

Sovraffollamento carcerario: allarme rosso in sei regioni italiane

La Corte dei conti lancia un durissimo attacco al Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, denunciando gravi ritardi nell'attuazione del piano carceri e un'emergenza sovraffollamento in sei regioni italiane: Lombardia, Puglia, Campania, Lazio, Veneto e Sicilia.

Secondo la relazione della Corte, la situazione è critica e oltre i limiti di sopportazione in queste aree geografiche. Il documento evidenzia una serie di falle nel sistema, con una carenza strutturale di posti letto che si traduce in condizioni di detenzione spesso inaccettabili, violando i diritti fondamentali dei detenuti. Non si tratta solo di numeri, ma di persone che vivono quotidianamente situazioni di disagio e precarietà, con impatti significativi sulla loro salute fisica e mentale.

La Corte dei conti sottolinea la responsabilità del Ministero della Giustizia, imputando al Ministro Nordio una gestione inadeguata e ritardi inaccettabili nell'implementazione del piano per la costruzione di nuove strutture carcerarie e il miglioramento di quelle esistenti. L'inazione del governo, secondo gli organi di controllo, sta aggravando una situazione già drammatica, esponendo lo Stato a possibili condanne per violazione dei diritti umani.

"La situazione è allarmante", ha dichiarato una fonte interna alla Corte dei conti, a condizione di rimanere anonima. "Nonostante gli impegni presi, si registra una sostanziale immobilità. I ritardi nell'attuazione del piano carceri non sono solo un problema di risorse, ma anche di scelte politiche e di una mancanza di priorità nella risoluzione di un problema così grave."

La relazione solleva preoccupazioni non solo per le condizioni dei detenuti, ma anche per la sicurezza delle strutture stesse, spesso sovraffollate e sottodimensionate rispetto alle esigenze. L'emergenza sovraffollamento, infatti, non è solo una questione di diritti umani, ma anche di sicurezza pubblica, con il rischio di tensioni e episodi di violenza all'interno degli istituti penitenziari.

Si attende ora una risposta ufficiale del Ministro Nordio e del governo di fronte alle pesanti accuse della Corte dei conti. L'opinione pubblica attende con ansia provvedimenti concreti per risolvere questa emergenza che, a detta degli esperti, rischia di peggiorare ulteriormente se non si interverrà con urgenza e decisione.

Il problema del sovraffollamento carcerario richiede un approccio multidisciplinare, che coinvolga non solo il Ministero della Giustizia, ma anche altre istituzioni e il mondo del terzo settore. È necessario un impegno concreto per garantire il rispetto dei diritti dei detenuti e la sicurezza delle strutture carcerarie. La Corte dei Conti ha acceso un faro su una realtà drammatica, ora spetta al governo agire.

(05-05-2025 09:03)