Governo rumeno sull'orlo del collasso: Ciolacu a rischio dimissioni

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Romania al collasso? Governo Ciolacu in bilico dopo il successo di George Simion

Un terremoto politico scuote la Romania. Il sorprendente successo del candidato di destra, George Simion, alle elezioni presidenziali ha mandato in fibrillazione il governo guidato dal premier Marcel Ciolacu. Simion, leader del partito AUR (Alleanza per l'Unione dei Romeni), si è qualificato per il ballottaggio, sfidando il sindaco di Bucarest, candidato sostenuto da un ampio fronte europeista. Questa situazione ha messo Ciolacu, fermamente europeista, in una posizione estremamente precaria.

Le tensioni sono palpabili. La vittoria di Simion al primo turno, seppur non schiacciante, rappresenta un duro colpo per la coalizione di governo e per la stabilità del paese. Le sue posizioni euroscettiche e nazionaliste, apertamente espresse durante la campagna elettorale, hanno risuonato in una parte significativa dell'elettorato, sollevando seri interrogativi sul futuro della Romania all'interno dell'Unione Europea.

Il premier Ciolacu, appartenente al Partito Social Democratico (PSD), sembra a un passo dalle dimissioni. Fonti governative riferiscono di una crescente pressione interna sulla sua figura, con molti esponenti del PSD che chiedono un rimpasto di governo o addirittura nuove elezioni anticipate. La sconfitta, o anche la semplice qualificazione al ballottaggio di Simion, è interpretata come una grave mancanza di consenso nei confronti della linea politica del governo, considerata troppo legata agli interessi europei a scapito delle esigenze della popolazione.

Il ballottaggio si preannuncia serrato e incerto. La campagna elettorale sarà senza dubbio contrassegnata da un acceso confronto ideologico, con Ciolacu chiamato a mobilitare il suo elettorato per contrastare l'ascesa della destra nazionalista. Il risultato avrà ripercussioni importanti non solo sulla scena politica rumena, ma anche sulle dinamiche geopolitiche dell'area e sulle relazioni tra la Romania e l'Unione Europea. L'incertezza regna sovrana, mentre il paese attende con il fiato sospeso l'esito del ballottaggio.

Il futuro della Romania è appeso a un filo. La crisi politica in corso rischia di compromettere gli sforzi di modernizzazione e integrazione europea del paese, mettendo a rischio la stabilità economica e sociale. Gli investitori internazionali osservano con preoccupazione gli sviluppi, pronti a rivalutare i propri piani in funzione dell'esito delle elezioni.

(05-05-2025 17:21)