Gaza: L'agonia silenziosa di chi attende la fine.

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Gaza, la disperazione dopo l'annuncio israeliano: "Aspettiamo solo di morire"
Roma, [Data odierna] - L'annuncio di un nuovo piano da parte di Israele che sembra preludere a una maggiore occupazione nella Striscia di Gaza ha gettato la popolazione in uno stato di profonda disperazione e silenziosa rassegnazione. La testimonianza di Rita Baroud, giornalista freelance che opera direttamente da Gaza, dipinge un quadro drammatico della situazione.
"A tutti è sembrato di ascoltare una condanna a morte," ha raccontato Rita Baroud in un messaggio vocale inviato poco fa alla nostra redazione. "Non c'è rabbia, non c'è clamore. C'è solo un silenzio pesante, come quello che precede una tempesta, o forse, peggio, come quello che precede la fine."
Baroud descrive una Gaza paralizzata dalla paura e dall'incertezza. Le parole "occupazione totale", rimbalzate sui social media e diffuse dalle poche emittenti ancora operative, hanno spento ogni speranza. BR"La gente si guarda intorno, si stringe ai propri cari, e aspetta. Aspetta che accada qualcosa, aspetta un miracolo, aspetta... di morire," spiega la giornalista, con la voce rotta dall'emozione. BR La situazione umanitaria, già al collasso, rischia di precipitare ulteriormente. Le forniture di cibo e medicine sono sempre più scarse e il timore di un'ulteriore escalation del conflitto è palpabile. BR
La testimonianza di Rita Baroud è un grido d'allarme che non possiamo ignorare. La comunità internazionale è chiamata ad agire con urgenza per scongiurare una catastrofe umanitaria ancora più grave e per riavviare un dialogo che sembra ormai compromesso.
Per approfondire la situazione umanitaria a Gaza, si può consultare il sito di UNISPAL (United Nations Information System on Palestine).
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