Gaza: condanna francese per azioni di Israele

Netanyahu: "Conquisteremo Gaza". Parigi: "Inaccettabile"
La dichiarazione del Primo Ministro israeliano scatena le reazioni internazionali.Gerusalemme/Parigi - Le parole di Benjamin Netanyahu, Primo Ministro di Israele, sull'intenzione di conquistare la Striscia di Gaza stanno provocando una forte ondata di condanne a livello internazionale. Durante un discorso alla Knesset, Netanyahu ha dichiarato in maniera inequivocabile: "Conquisteremo Gaza. Non restituiremo alcun territorio." La fermezza del suo messaggio, privo di aperture al dialogo o a possibili soluzioni diplomatiche, ha suscitato preoccupazione e indignazione in molti Paesi.
La Francia, tramite il Ministero degli Affari Esteri, ha definito la dichiarazione di Netanyahu "inaccettabile". In una nota ufficiale pubblicata sul sito web del Ministero, si legge: "La Francia condanna fermamente le dichiarazioni del Primo Ministro israeliano. Una soluzione duratura al conflitto israelo-palestinese richiede un approccio basato sul dialogo e sul rispetto del diritto internazionale. Le dichiarazioni di Netanyahu rappresentano una grave minaccia alla pace e alla sicurezza regionale. Chiediamo a Israele di riconsiderare la propria posizione e di impegnarsi in negoziati seri e costruttivi".
La posizione di Parigi è condivisa da diverse altre capitali europee, che hanno espresso preoccupazione per le implicazioni di una potenziale conquista di Gaza e per il rischio di un'ulteriore escalation del conflitto. La comunità internazionale teme un'impennata delle violenze e un aggravamento della crisi umanitaria nella Striscia, già gravata da una situazione socio-economica drammatica.
L'annuncio di Netanyahu arriva in un momento di grande tensione nella regione, dopo gli ultimi scontri tra Israele e Hamas. La dichiarazione del Primo Ministro israeliano rischia di compromettere ulteriormente le già fragili prospettive di pace e di alimentare un circolo vizioso di violenza. Le organizzazioni internazionali per i diritti umani hanno espresso profonda preoccupazione per la sicurezza della popolazione civile palestinese in caso di un'offensiva militare israeliana su vasta scala. La comunità internazionale chiede con urgenza un intervento diplomatico per evitare un'escalation e per trovare una soluzione pacifica e duratura al conflitto. L'attenzione è ora rivolta alle reazioni internazionali e alle possibili conseguenze di questa dichiarazione così netta e preoccupante.
È fondamentale, ora più che mai, che la comunità internazionale lavori per una soluzione pacifica e duratura al conflitto israelo-palestinese.
(