Gaza: un silenzio che preannuncia la morte

Gaza: un silenzio che preannuncia la morte

La disperazione a Gaza: "Una condanna a morte", la testimonianza di Rita Baroud

La giornalista freelance Rita Baroud descrive l'atmosfera di terrore nella Striscia di Gaza dopo l'annuncio di Israele di un nuovo piano per l'occupazione totale. Un silenzio carico di angoscia precede, secondo la sua testimonianza, l'imminente tragedia.

Gaza, [inserire data attuale] – Un'ombra di morte si è abbattuta su Gaza. Così racconta Rita Baroud, giornalista freelance che da anni documenta la situazione nella Striscia, descrivendo la reazione alla notizia del nuovo piano israeliano per l'occupazione totale. "A tutti è sembrato di ascoltare una condanna a morte", ha affermato Baroud in una toccante testimonianza rilasciata in esclusiva. "L'annuncio ha generato un'atmosfera di silenzio surreale, un silenzio pesante, carico di angoscia e di rassegnazione. Un silenzio che precede il dolore, un silenzio che grida più forte di qualsiasi urlo".

Baroud dipinge un quadro desolante della situazione: "Le strade, di solito animate dal vociare della gente, sono deserte. Si respira un'aria di terrore palpabile. Le famiglie sono chiuse in casa, tremanti di paura di fronte a un futuro incerto. Non c'è spazio per la rabbia, per la protesta: solo la silenziosa accettazione di un destino che sembra segnato".

La giornalista sottolinea la difficoltà di esprimere a parole la disperazione che pervade la popolazione: "È impossibile descrivere la sensazione di impotenza, la consapevolezza di essere inermi di fronte a una potenza militare schiacciante. La gente non parla, non protesta, non si ribella. Ora in silenzio aspettiamo solo di morire".

La testimonianza di Baroud è un grido disperato che echeggia nel silenzio di Gaza, un appello silenzioso alla comunità internazionale affinché intervenga per evitare una nuova e immane tragedia. La sua voce, la voce di chi vive sulla propria pelle la violenza del conflitto, è un monito urgente a non ignorare la situazione umanitaria sempre più drammatica nella Striscia di Gaza. La comunità internazionale deve agire immediatamente, prima che sia troppo tardi.

"Non possiamo più permetterci di essere spettatori silenziosi di questa tragedia. Dobbiamo agire," conclude Baroud con la voce rotta dall'emozione. La sua richiesta è un appello universale alla pace e alla giustizia in un luogo martoriato da decenni di conflitto.

(06-05-2025 01:00)