Rai: declino nel trash e mancanza di visione.

Rai: declino nel trash e mancanza di visione.

Rai: La strada facile del trash? D'Urso, De Girolamo e Insegno nel mirino delle polemiche

La programmazione autunnale di Rai sembra puntare su un mix di volti noti e scelte che hanno scatenato un acceso dibattito.

La scelta di puntare su volti televisivi noti, a volte per la loro stessa controversia, sta sollevando un polverone. L'ipotesi di arruolare Barbara D'Urso, dopo l'esperienza a Mediaset, è tra le più discusse. Una mossa che potrebbe essere interpretata come la ricerca di ascolti facili, piuttosto che un'innovazione di palinsesto. La strategia della Rai sembra virare verso un tipo di intrattenimento che privilegia il trash, a discapito, secondo molti critici, di programmi culturali o di approfondimento.

L'arrivo di Caterina De Girolamo alla domenica pomeriggio, anch'esso un nome molto popolare, si inserisce in questa linea. Anche in questo caso, le aspettative e le critiche sono divise. Si teme, infatti, che questa scelta possa consolidare una programmazione orientata verso un pubblico fidelizzato a un certo tipo di intrattenimento, trascurando la ricerca di nuove proposte e linguaggi televisivi.

Anche la presenza di Enrico Insegno, che si prepara per un programma estivo, alimenta le polemiche. La scelta di questi volti, familiari al grande pubblico per programmi spesso definiti "leggeri", fa sorgere dubbi sulla direzione che sta prendendo la rete pubblica. Alcuni osservatori parlano di una "Rai di destra senza idee", che utilizza la strada più semplice per raggiungere ascolti elevati, senza investire in programmi innovativi e di qualità.

La critica principale è che si privilegiano volti noti e riconoscibili per garantire ascolti immediati, a discapito della ricerca di progetti più ambiziosi e culturalmente stimolanti.

Si attendono i prossimi sviluppi e la presentazione ufficiale dei palinsesti per valutare la reale portata di queste scelte e capire se si tratta di una strategia temporanea o di una nuova linea editoriale che caratterizzerà la Rai nei prossimi anni. La sfida sarà conquistare il pubblico senza sacrificare la qualità e la varietà di programmi che una rete pubblica dovrebbe offrire. Resta da vedere se questo "trash" strategico si rivelerà vincente o un passo falso per la rete pubblica.

(07-05-2025 01:00)