Ue minaccia Usa: 100 miliardi di dazi in gioco

Stallo con gli USA, l'Europa minaccia: stop al gas russo dal 2027 e controdazi da 100 miliardi
L'Unione Europea alza i toni nella trattativa con gli Stati Uniti sulla legge per la riduzione dell'inflazione (Inflation Reduction Act, IRA). Dopo settimane di negoziati tesi, il blocco europeo si prepara a una risposta decisa, minacciando l'introduzione di controdazi per un valore di circa 100 miliardi di euro se non si troverà un accordo per mitigare l'impatto negativo dell'IRA sulle aziende europee.
La principale fonte di attrito rimane l'IRA, che prevede ingenti sussidi per le aziende americane che producono veicoli elettrici e altre tecnologie verdi negli Stati Uniti. L'UE sostiene che queste agevolazioni costituiscono una forma di discriminazione commerciale illegale, svantaggiando le imprese europee e distorcendo il mercato interno. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha più volte ribadito la necessità di una soluzione equa e reciprocamente vantaggiosa.
La situazione si fa ancora più complessa in relazione alle forniture energetiche. L'Ue ha annunciato la sua intenzione di eliminare gradualmente le importazioni di gas naturale dalla Russia entro il 2027. Questa decisione, frutto di un lungo processo di diversificazione delle fonti energetiche e di una risposta alla guerra in Ucraina, sottolinea la determinazione dell'Europa a ridurre la sua dipendenza da Mosca. L'annuncio, però, aggiunge pressione alla già delicata trattativa con gli Stati Uniti, in quanto richiede una maggiore cooperazione transatlantica per garantire la sicurezza energetica dell'UE nel prossimo decennio.
Il commissario europeo per il commercio, ha dichiarato che “senza un accordo significativo con gli Stati Uniti entro breve tempo, l'UE procederà con l'imposizione di controdazi”. La minaccia è seria e riflette la frustrazione crescente nell'UE per la mancanza di progressi nei negoziati. L'imposizione di dazi potrebbe avere ripercussioni significative sulle relazioni commerciali transatlantiche, mettendo a rischio anni di collaborazione economica.
La partita è quindi aperta. Le prossime settimane saranno cruciali per capire se le due parti riusciranno a trovare un compromesso o se si assisterà a un'escalation del conflitto commerciale, con conseguenze imprevedibili per l'economia globale. La sfida per l'UE è quella di bilanciare la necessità di proteggere le proprie industrie con la volontà di mantenere una solida partnership strategica con gli Stati Uniti. Il futuro delle relazioni transatlantiche, e l'indipendenza energetica europea, sono in gioco.
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