Ottanta anni dopo la Grande Guerra: voci di speranza a Mosca.

Ottanta anni dopo la Grande Guerra: voci di speranza a Mosca.

Mosca, 9 Maggio: I reduci della Grande Guerra Patriottica sfidano il tempo e la storia

Mosca, 8 Maggio 2023 - Domani, 9 maggio, mentre il mondo ricorderà la fine della Seconda Guerra Mondiale, a Mosca si terrà la tradizionale parata militare, un evento che quest'anno assume una particolare rilevanza. Tra le migliaia di soldati e di mezzi militari, ci saranno loro: i veterani della Grande Guerra Patriottica, i reduci che combatterono contro il Terzo Reich, testimoni viventi di una storia che si tinge di nuove sfumature nell'attuale contesto geopolitico.

Un cadetto che, giovanissimo, si trovò in Piazza Rossa a fianco di Stalin, ricorda con voce tremante, ma con occhi ancora lucidi, gli anni terribili della guerra e la gioia incontenibile della vittoria. "Era un'emozione indescrivibile" sussurra, "vedere il nostro paese finalmente libero, dopo tanta sofferenza". Le sue parole risuonano come un eco nel silenzio, un'eco che porta con sé il peso di decenni di storia, di sacrifici, di perdite.

Accanto a lui, una centenaria, sopravvissuta all'inferno di Stalingrado e alla carneficina di Kursk, stringe forte la sua medaglia al valore. Il suo sguardo, scavato dagli anni e dalle sofferenze, esprime una forza interiore straordinaria. "Abbiamo combattuto per la nostra patria, e abbiamo vinto" afferma con determinazione, "e vinceremo ancora". La frase, pronunciata con una convinzione che trascende l'età e la fatica, racchiude in sé una speranza, ma anche una sfida, in un momento in cui la Russia si trova di nuovo al centro di una profonda crisi internazionale.

Questi uomini e queste donne, reduci di una guerra che ha segnato profondamente la storia del mondo, sono molto più che semplici veterani. Sono simboli di resistenza, di coraggio, di una volontà di sopravvivere che ha travalicato i confini della tragedia. La loro presenza alla parata di domani, voluta e celebrata dal Cremlino, è un potente strumento di propaganda, un richiamo ai fasti del passato che si intreccia con la complessa realtà attuale.

Ma al di là della strumentalizzazione politica, la loro storia, le loro testimonianze, rimangono un prezioso patrimonio da custodire e trasmettere alle nuove generazioni. Le loro parole, cariche di dolore e di orgoglio, ci ricordano il costo immenso della guerra e l'importanza della pace, un messaggio che risuona con particolare intensità nel clima di tensione internazionale che stiamo vivendo.

Mentre si avvicina il 9 maggio, la Russia si prepara a celebrare la sua vittoria, ma la presenza di questi eroi, con i loro ricordi incisi indelebilmente nella memoria, ci ricorda che la storia, con tutta la sua complessità e le sue contraddizioni, non può essere mai dimenticata.

(08-05-2025 01:00)