Versaldi: "Conclave senza pause, la passeggiata verso la Sistina un sollievo"

Cardinale Piemontese e il Conclave: un ricordo emozionante a 80 anni
Il cardinale Giuseppe Versaldi, prefetto emerito della Congregazione per l'Educazione Cattolica, ha compiuto 80 anni nel 2023. Questo significa che non potrà partecipare all'eventuale prossimo Conclave per eleggere il nuovo Papa. Ma il ricordo del Conclave del 2013, che elesse Papa Francesco, è ancora vivido nella sua memoria. In una recente intervista, il cardinale ha confessato: "Quando ho messo la scheda nell’urna mi sentivo fremere la coscienza". Una frase che rivela la gravità e l'emozione di un momento così cruciale per la Chiesa Cattolica.
Il peso della decisione, la responsabilità di scegliere il futuro guida spirituale di milioni di persone, sono emozioni che difficilmente possono essere descritte a parole. La testimonianza del Cardinale Piemontese ci offre uno sguardo privilegiato su questo evento solenne e riservato.
Anche il cardinale Versaldi, ha condiviso alcune riflessioni sul Conclave, offrendo un dettaglio inaspettato: "Al Conclave niente pausa caffè, un sollievo passeggiare verso la Sistina". Una piccola nota che svela un aspetto umano, quasi banale, ma che contribuisce a restituire un'immagine più completa dell'atmosfera intensa e concentrata che caratterizza quei giorni di riflessione e preghiera.
La mancanza di pause caffè sottolinea la serietà e la concentrazione richieste durante il Conclave, mentre il semplice "sollievo" nel percorrere il tragitto verso la Cappella Sistina, suggerisce la tensione emotiva e la pressione che i cardinali vivono durante il processo di elezione papale. Queste due testimonianze, apparentemente distanti, si completano a vicenda, offrendo un quadro più ricco e significativo dell'esperienza del Conclave.
Le parole dei due cardinali ci ricordano l'importanza di questo evento nella storia della Chiesa e l'impegno morale e spirituale che esso richiede a coloro che sono chiamati a prendervi parte. La testimonianza del Cardinale Piemontese, in particolare, offre una potente riflessione sulla responsabilità e sulla gravita del voto, un voto che segna il futuro della Chiesa stessa.
L'età, ovviamente, non potrà impedire al Cardinale Piemontese di continuare a contribuire alla vita della Chiesa con la sua esperienza e la sua saggezza. La sua testimonianza sul Conclave del 2013 rimane un prezioso documento per comprendere la complessità e l'importanza di questo evento storico.
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