Stop ai rialzi dei tassi Fed: l'economia a rischio, dazi e inflazione in agguato

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Fed resiste alle pressioni di Trump: tassi invariati, ma aumentano i rischi

La Federal Reserve ha lasciato invariati i tassi di interesse, resistendo alle pressioni del presidente Donald Trump che chiedeva un taglio "immediato". La decisione, annunciata oggi, riflette una posizione attendista da parte della banca centrale americana, che pur riconoscendo l'aumento dei rischi per l'economia, preferisce attendere ulteriori dati prima di intervenire.

"L'economia americana continua a crescere, ma i rischi per le prospettive sono aumentati", si legge nel comunicato della Fed. Tra le preoccupazioni maggiori, la banca centrale cita l'incertezza legata alle tensioni commerciali globali, con particolare riferimento alla guerra dei dazi innescata dall'amministrazione Trump. La Fed avverte che l'inflazione potrebbe aumentare a causa di questi dazi, compromettendo la stabilità dei prezzi.

La decisione di mantenere i tassi invariati rappresenta un duro colpo per Trump, che da settimane chiedeva con insistenza un intervento aggressivo della Fed per sostenere la crescita economica. Il Presidente, attraverso i suoi abituali tweet, ha ripetutamente accusato la Fed di ostacolare la crescita economica e di essere troppo "rigida" nella sua politica monetaria. Le sue pressioni, però, non hanno scalfito la determinazione della Fed a mantenere un approccio prudente e basato sui dati.

"Sebbene l'occupazione rimanga robusta, ci sono segnali di rallentamento della crescita economica", spiega il comunicato. La Fed, dunque, monitorerà attentamente l'evoluzione della situazione economica, con particolare attenzione all'inflazione e alla crescita del PIL, prima di decidere su eventuali modifiche della politica monetaria. La prossima riunione del FOMC (Federal Open Market Committee) è prevista per settembre, e sarà allora che si valuteranno nuovi dati e si prenderanno eventuali decisioni.

L'incertezza geopolitica e gli effetti delle tariffe commerciali sono al centro dell'attenzione degli economisti. Molti analisti concordano con la posizione attendista della Fed, sottolineando la necessità di evitare interventi affrettati che potrebbero avere conseguenze negative a lungo termine. L'attenzione rimane alta, con gli investitori che scrutano con attenzione ogni segnale proveniente da Washington e da Jerome Powell, il presidente della Fed, in attesa di capire quale sarà il prossimo passo nella politica monetaria americana.

La situazione rimane quindi delicata e l'attenzione si concentra sulla capacità della Fed di bilanciare le pressioni politiche con la necessità di mantenere la stabilità economica a lungo termine. La strada da percorrere è ancora incerta, e le prossime settimane saranno decisive per capire quale sarà l'evoluzione della situazione.

(07-05-2025 21:22)