Elezione del Papa: la Cina si limita a un augurio di collaborazione

Elezione del Papa: la Cina si limita a un augurio di collaborazione

Pechino si augura un dialogo costruttivo con il nuovo Papa

La Cina accoglie con distacco, ma formale, l’elezione di Papa Francesco. Il Ministero degli Esteri di Pechino, attraverso il suo portavoce, ha espresso questa mattina le proprie congratulazioni al nuovo Pontefice, auspicando la continuazione di un dialogo aperto e costruttivo con la Santa Sede.

In una dichiarazione rilasciata alla stampa, il portavoce ha affermato: “Speriamo che il Vaticano, sotto il nuovo pontefice, continui a impegnarsi in un dialogo costruttivo con la Cina”. Le parole, pur di circostanza, trasudano una certa formalità, evidenziando una posizione di cauta attesa più che di entusiasmo incondizionato. Non si tratta di un’adesione entusiasta, ma di un invito a proseguire un percorso già tracciato, un percorso che, negli ultimi anni, ha visto alti e bassi, ma che rappresenta un elemento chiave per entrambi gli attori in un contesto geopolitico complesso.

L'elezione di Papa Francesco, seppur non un evento inaspettato, rappresenta un punto di svolta per le relazioni tra Vaticano e Cina, caratterizzate da una delicata questione relativa agli appuntamenti episcopali. La Santa Sede auspica da tempo un accordo definitivo che consenta una maggiore autonomia alla Chiesa cattolica in Cina. La dichiarazione del Ministero degli Esteri cinese, pur nel suo tono sobrio, lascia intendere una volontà di mantenere aperta la linea di comunicazione, suggerendo una certa disponibilità ad affrontare le questioni in sospeso attraverso il dialogo.

Il futuro delle relazioni tra Vaticano e Cina dipenderà, senza dubbio, dalla capacità di entrambe le parti di gestire le rispettive sensibilità e di trovare punti di incontro. La dichiarazione di Pechino, pur nella sua brevità, rappresenta un segnale importante, un invito alla continuità del dialogo, un primo passo verso una possibile collaborazione più ampia e fruttuosa. Resta da capire se questa disponibilità al dialogo si tradurrà in azioni concrete e in un reale avvicinamento tra le due parti.

La comunità internazionale osserverà con attenzione gli sviluppi futuri, pronta a valutare se questa dichiarazione di speranza possa trasformarsi in una reale apertura verso una normalizzazione completa delle relazioni tra il Vaticano e la Cina. Il cammino sarà lungo e tortuoso, ma la disponibilità al dialogo, come espresso da Pechino, rappresenta un primo incoraggiante segnale.

(09-05-2025 10:47)