Kiev: trattative possibili, solo con cessate il fuoco russo

Kiev: trattative possibili, solo con cessate il fuoco russo

Tregua di Mosca: Kiev rifiuta, ma apre alla trattativa

La proposta russa di tre giorni di cessate il fuoco, annunciata per la festività ortodossa del Natale, è stata accolta con freddezza da Kiev.

Mentre Mosca ha proclamato una tregua unilaterale di 72 ore, a partire dalle 12:00 del 6 gennaio, Kiev ha respinto con decisione l'iniziativa, definendola una mossa propagandistica. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sottolineato la necessità che le truppe russe lascino il territorio ucraino prima di qualsiasi discussione di un cessate il fuoco.

"Non crediamo alla cosiddetta 'tregua'. Il mondo intero ha già visto che il vostro silenzio non significa pace. Significa soltanto che la Russia si prepara per un nuovo attacco.", ha dichiarato il portavoce del ministero della Difesa ucraino, Oleksandr Motuzianyk, in un'intervista rilasciata alla televisione nazionale. La dichiarazione evidenzia la profonda sfiducia di Kiev nei confronti delle intenzioni di Mosca.

Zelensky ha però aperto una porta alla possibilità di negoziati, ma ha posto una condizione fondamentale: la fine immediata delle ostilità e il ritiro delle forze russe dal territorio occupato. "Siamo pronti a difendere la nostra terra, ma siamo anche disposti al dialogo. Tuttavia, questo dialogo non potrà avvenire finché le truppe russe non lasceranno il nostro territorio." ha affermato il presidente ucraino durante un discorso alla nazione. Questa posizione, apparentemente contraddittoria, riflette la volontà di Kiev di trovare una soluzione diplomatica, ma solo in condizioni di parità e sicurezza.

L'iniziativa russa, che ha suscitato immediate reazioni da parte della comunità internazionale, è stata ampiamente interpretata come un tentativo di guadagnare tempo e riorganizzare le forze in vista di una nuova offensiva. Alcuni analisti ritengono che la tregua potrebbe anche servire a migliorare l'immagine di Mosca sul piano internazionale, sfruttando la sensibilità religiosa legata alla festività ortodossa.

La situazione sul campo rimane tesa, con sporadici scontri segnalati lungo la linea del fronte nonostante la dichiarazione di cessate il fuoco da parte di Mosca. La comunità internazionale continua a monitorare con attenzione gli sviluppi, sollecitando entrambe le parti a dare priorità alla ricerca di una soluzione pacifica e duratura al conflitto. Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha lanciato un appello alla cessazione immediata delle ostilità, sottolineando la necessità di un cessate il fuoco effettivo e non solo dichiarato.

La situazione è in continua evoluzione e richiederà ulteriori sviluppi per comprendere a pieno le vere intenzioni di Mosca e le prospettive di una risoluzione pacifica del conflitto. La tregua di 72 ore rappresenta solo un'altra fase, probabilmente tutt'altro che conclusiva, della complessa vicenda bellica.

(09-05-2025 07:00)