Accoltellamento a Milano: giallo in hotel, collega sospettato e donna scomparsa

Milano: accoltellamento all'Hotel Berna, 51enne egiziano gravemente ferito
Un uomo di 51 anni, di nazionalità egiziana, è ricoverato in gravi condizioni all'ospedale Niguarda di Milano dopo essere stato accoltellato all'interno dell'Hotel Berna. L'accaduto, avvenuto nelle scorse ore, ha gettato un'ombra di mistero sulla vicenda, con le indagini della polizia che si concentrano su una collega della vittima, una donna di origine singalese, attualmente scomparsa.
Secondo quanto riferito dai familiari, la donna, impiegata anch'essa presso l'Hotel Berna, non si trova più a casa e risulta irreperibile da diverse ore. La sua scomparsa è considerata dagli inquirenti un elemento chiave per ricostruire la dinamica dell'aggressione.
Le forze dell'ordine stanno vagliando diverse ipotesi, tra cui quella di un possibile coinvolgimento della donna nell'accoltellamento. Un elemento che aggrava ulteriormente la situazione è che il principale sospettato, già condannato in passato per omicidio, si trovava in regime di semilibertà, svolgendo un lavoro esterno proprio presso l'Hotel Berna. La coincidenza tra la presenza del sospettato, la vittima egiziana e la scomparsa della collega singalese, sta portando gli investigatori a concentrarsi su un possibile movente legato al contesto lavorativo.
L'indagine è attualmente in corso e si sta avvalendo di testimonianze, analisi delle telecamere di sicurezza e di altre prove per accertare la dinamica dei fatti e individuare con certezza il responsabile dell'accoltellamento. Le condizioni del 51enne egiziano restano critiche, e la sua testimonianza, qualora possibile, potrebbe rivelarsi fondamentale per far luce sulla vicenda. La gravità delle ferite riportate e l'incertezza sul movente rendono l'indagine particolarmente complessa e delicata.
Il caso sta suscitando grande preoccupazione tra i residenti e gli operatori del settore alberghiero di Milano. L'evento sottolinea, ancora una volta, la necessità di garantire la sicurezza dei lavoratori e di migliorare i sistemi di controllo per coloro che sono in regime di semilibertà.
Seguiranno aggiornamenti non appena saranno disponibili ulteriori informazioni dall'autorità giudiziaria.
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