Il peso della scelta papale: Zuppi e l'unità attorno a Leone XIV

Zuppi svela i retroscena del Conclave: "Molti cardinali si sono esercitati più fuori che dentro"
Il Cardinale Matteo Zuppi, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), ha rilasciato alcune dichiarazioni sorprendenti a margine di un recente evento, offrendo uno sguardo inedito sui retroscena del Conclave che ha eletto Papa Francesco. Le sue parole, cariche di un'amara consapevolezza, mettono in luce tensioni e divisioni all'interno del Collegio Cardinalizio.
"L'unità su Leone XIV è un grande valore", ha affermato Zuppi, riferendosi alla solida convergenza di opinioni su alcuni aspetti cruciali del pontificato precedente. Ma la sua analisi si fa più critica quando si sofferma sull'attività delle congregazioni cardinalizie nel periodo precedente l'elezione. Con una franchezza disarmante, il Cardinale ha dichiarato: "Ho l'impressione che molti si sono esercitati più fuori che dentro". Un'affermazione sibillina, che lascia intendere una significativa attività di lobbying e di trattative extra-ufficiali, forse anche dannose per la serenità e la correttezza del processo di scelta del successore di Pietro.
Zuppi non ha fatto nomi, ma la sua critica pungente non lascia spazio a dubbi. La sua esperienza diretta nel cuore del Conclave, nella solennità e nel peso della Cappella Sistina, gli ha permesso di cogliere le dinamiche di potere e le tensioni sotterranee che hanno caratterizzato le fasi preparatorie all'elezione papale. Il peso della scelta, ha sottolineato, si è fatto sentire in modo profondo su ciascuno dei partecipanti. La responsabilità di guidare la Chiesa universale, infatti, è un fardello immenso.
L'intervento del Cardinale Zuppi solleva interrogativi importanti sul funzionamento interno delle congregazioni cardinalizie e sulla necessità di una maggiore trasparenza e di un rinnovato spirito di collaborazione tra i membri del Collegio. Le sue parole, pur non essendo accusatorie, rappresentano un monito importante per il futuro, un invito alla riflessione sulla necessità di una maggiore attenzione all'aspetto spirituale e alla preghiera, elementi fondamentali per una scelta così delicata e decisiva per la Chiesa.
Le sue affermazioni aprono un dibattito necessario sulla necessità di rivalutare le modalità di selezione del Papa, in modo che il processo sia più trasparente e meno influenzato da pressioni esterne. La Chiesa, oggi più che mai, necessita di una guida unita e coesa, e le parole del Cardinale Zuppi servono come un pungolo per la riflessione e l'azione.
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