Aiuti a Gaza: controllo biometrico e proteste internazionali

Aiuti a Gaza: controllo biometrico e proteste internazionali

Gaza: Scanner Facciali per gli Aiuti Alimentari, Polemiche Infuriano

Un piano israeliano-americano per l'installazione di dispositivi di scansione facciale in cinque hub di distribuzione alimentare a Gaza sta generando forti proteste da parte delle Nazioni Unite e di diverse ONG. Il progetto, che prevede l'identificazione biometrica dei beneficiari degli aiuti, è stato definito incompatibile con i principi umanitari dall'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati Palestinesi nel Vicino Oriente (UNRWA).

"Questi sistemi di sorveglianza invasivi violano la privacy e la dignità delle persone che già soffrono a causa del conflitto e del blocco", ha dichiarato un portavoce dell'UNRWA, sottolineando la preoccupazione per le potenziali conseguenze negative sul diritto all'assistenza umanitaria. Oxfam, in una dichiarazione ufficiale, ha definito i centri di distribuzione previsti come "luoghi sorvegliati e recintati che rievocano periodi bui della storia recente", evidenziando il rischio di creare un ambiente di diffidenza e umiliazione per i beneficiari. L'organizzazione ha espresso forti dubbi sulla trasparenza e sull'efficacia del sistema, chiedendo la sua immediata sospensione.

Al centro delle critiche anche il ruolo di una dubbia fondazione svizzera che sembra essere legata alla proposta americana. La mancanza di trasparenza intorno al finanziamento e all'implementazione del progetto alimenta ulteriormente le preoccupazioni. L'utilizzo della tecnologia biometrica per la distribuzione degli aiuti alimentari è considerato da molti un'ulteriore violazione dei diritti umani in un contesto già estremamente fragile.

L'installazione dei dispositivi è prevista a breve, nonostante le forti opposizioni. La comunità internazionale è chiamata a intervenire per garantire che l'assistenza umanitaria a Gaza venga erogata in modo rispettoso dei diritti umani e senza alcun tipo di discriminazione o sorveglianza eccessiva. La questione solleva interrogativi cruciali sul bilanciamento tra sicurezza e rispetto dei diritti fondamentali, soprattutto in situazioni di crisi umanitaria. La mancanza di fiducia tra le parti coinvolte rende ancora più difficile trovare una soluzione condivisa e garantire che gli aiuti raggiungano chi ne ha più bisogno in modo dignitoso ed efficace. UNRWA e Oxfam hanno ribadito la loro ferma opposizione al progetto.

(11-05-2025 01:00)