Fede e tifo: il cardinale Parolin si rivolge ai suoi sostenitori

Parolin: "Capisco il tifo, ma serve la logica di fede"
Una lettera carica di emozione, un'investitura quasi popolare, e poi la doverosa precisazione del cardinale Pietro Parolin. La nomina del nuovo patriarca di Venezia ha acceso i riflettori sulla città lagunare e, inevitabilmente, sul Segretario di Stato vaticano, spesso indicato come papabile. La lettera inviata ai vicentini, suoi concittadini, racconta l'atmosfera dell'annuncio papale. “Quando il Papa ha accettato la mia nomina, ho provato una grande serenità, è seguito un lungo applauso”, scrive Parolin, descrivendo un momento di intensa commozione.
Ma la scelta, per quanto attesa da molti, non è scevra da implicazioni. La lettera, pubblicata su diversi giornali locali, dipinge un quadro di gioia e di gratitudine, ma anche di consapevolezza delle responsabilità che questo nuovo incarico comporta. Le parole del cardinale Parolin, infatti, non si limitano a un semplice racconto di quanto accaduto in Vaticano. Con chiarezza e delicatezza, egli aggiunge: “Capisco il tifo per me, ma la scelta del Papa va letta con una logica di fede, non di strategia politica o di calcoli di convenienza”.
Questa affermazione, lungi dall'essere una smentita delle aspettative che lo circondano, rappresenta piuttosto una precisa sottolineatura. Parolin invita a guardare oltre le dinamiche terrene, a leggere la nomina alla luce della missione pastorale, a considerare la sua persona come strumento di una volontà superiore. Un invito all'umiltà, dunque, ma anche alla riflessione su un evento che ha scosso la vita della Chiesa veneziana e, più in generale, del mondo cattolico. La sua partenza da Roma, infatti, lascerà un vuoto di grande significato.
La figura del cardinale Parolin, da sempre apprezzato per la sua competenza e per la sua mitezza, appare quindi ancora più complessa e affascinante. La lettera ai vicentini è un documento intimo e, al contempo, pubblicamente rilevante, che ci offre uno spaccato di un momento storico significativo e ci invita a riflettere sulla dimensione spirituale, spesso trascurata, delle scelte che influenzano il corso della storia. L'attesa per l'insediamento del nuovo patriarca è alta, così come l'interesse per il suo futuro operato pastorale in una città ricca di storia e di tradizione.
La nomina di Parolin rappresenta indubbiamente un evento di grande importanza per la Chiesa e per la città di Venezia, aprendo un nuovo capitolo nella storia della comunità cristiana lagunare.
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