Tensioni Iran-Usa: riprendono i negoziati, Teheran irremovibile sull'uranio.

Iran-Usa: Nuovo round di colloqui a Vienna, Araghchi punta a un "punto decisivo"
Vienna, È iniziato oggi a Vienna il quarto round di colloqui indiretti tra Iran e Stati Uniti sul ripristino del Joint Comprehensive Plan of Action (JCPOA), l'accordo nucleare del 2015. Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, si è mostrato cauto ma ottimista, dichiarando la speranza che questo incontro possa raggiungere un "punto decisivo". La dichiarazione arriva nonostante le forti posizioni di Teheran sulla non negoziabilità dell'arricchimento dell'uranio.
"Siamo fiduciosi, ma non possiamo garantire il successo", ha dichiarato Araghchi ai giornalisti all'ingresso della sede dei colloqui. Le delegazioni, pur non incontrandosi direttamente, svolgono le trattative attraverso mediatori europei. La complessità delle questioni in gioco è evidente, con gli Stati Uniti che chiedono una riduzione significativa delle attività nucleari iraniane e Teheran che insiste sulla completa rimozione delle sanzioni americane prima di qualsiasi concessione.
L'arricchimento dell'uranio, punto cruciale di disaccordo, rimane per l'Iran una linea rossa. Araghchi ha ribadito con fermezza che l'attività di arricchimento non è negoziabile e rappresenta un diritto inalienabile dell'Iran, nel contesto della sua legislazione nazionale ed energetica. Questa posizione rende particolarmente difficile il raggiungimento di un accordo, ma lascia spazio alla speranza di progressi su altri aspetti del JCPOA.
L'atmosfera è descritta come tesa ma costruttiva. Le delegazioni hanno lavorato alacremente nelle scorse settimane per preparare il terreno a questo nuovo round, con scambi intensivi di proposte e controproposte. Il successo di questo incontro dipenderà dalla volontà di entrambe le parti di trovare un terreno comune e di compiere concessioni reciproche. La comunità internazionale osserva con attenzione l'evolversi della situazione, sperando in un esito positivo che contribuisca a stabilizzare la regione e prevenire una potenziale escalation della crisi nucleare.
Le prossime ore saranno cruciali per comprendere se le speranze di Araghchi si concretizzeranno, o se i colloqui si concluderanno nuovamente senza un sostanziale avanzamento. L'esito di questi colloqui avrà inevitabili ripercussioni geopolitiche di vasta portata, influenzando le relazioni internazionali e la stabilità del Medio Oriente.
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