Mosca cerca tempo: l'allarme dell'ex capo delle forze Usa in Europa

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L’allarme di Hodges: Mosca gioca per tempo, servono più pressioni sull’Ucraina

L’ex comandante delle forze armate statunitensi in Europa, il generale Ben Hodges, lancia un monito all’Occidente: la Russia sta cercando di guadagnare tempo e non è affidabile. In un’intervista rilasciata recentemente, Hodges ha sottolineato la necessità di intensificare le pressioni e le sanzioni per costringere Mosca a rispettare gli accordi internazionali e a cessare le ostilità in Ucraina.

“È meglio non fidarsi della Russia”, ha affermato Hodges, evidenziando la strategia di Mosca di prolungare il conflitto per indebolire l’Ucraina e i suoi alleati. Secondo il generale a riposo, la Russia non ha intenzione di negoziare in buona fede, ma punta piuttosto a sfruttare le divisioni interne all’Occidente e a logorare la resistenza ucraina.

Hodges ha quindi ribadito la necessità di un impegno costante e determinato da parte dei paesi occidentali: “Serviranno ulteriori pressioni e sanzioni per far sì che riescano a mantenere la loro parola”. Il generale ha insistito sull’importanza di fornire all’Ucraina un supporto militare e finanziario adeguato, non solo per difendersi dall’aggressione russa, ma anche per garantire la sua stabilità a lungo termine.

L’analisi di Hodges si inserisce in un contesto di crescente preoccupazione per l’evoluzione del conflitto in Ucraina. Negli ultimi mesi, si è assistito a un’escalation delle tensioni, con attacchi missilistici e bombardamenti che hanno causato numerose vittime civili e danni ingenti alle infrastrutture.

L’appello del generale Hodges è un chiaro segnale che la situazione in Ucraina rimane delicata e richiede un’azione decisiva da parte della comunità internazionale. L’Occidente, secondo Hodges, non può permettersi di sottovalutare le mire di Mosca né di perdere tempo prezioso nell’affrontare questa crisi. La mancanza di fermezza, avverte l’ex generale, potrebbe avere conseguenze catastrofiche, non solo per l’Ucraina, ma per l’intera sicurezza europea. Il suo appello a un maggiore impegno si fa quindi pressante, implicando non solo una continuazione dell’assistenza militare, ma anche una strategia di sanzioni più mirate e incisive, finalizzate a costringere la Russia a cambiare rotta.

(12-05-2025 01:00)