Acciaierie d'Italia: in arrivo cassa integrazione per quasi 4.000 dipendenti.

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Ex Ilva: Produzione a Metà e Cassa Integrazione per Quasi 4.000 Dipendenti
Taranto - Un fulmine a ciel sereno si è abbattuto sullo stabilimento ex Ilva di Taranto, oggi Acciaierie d'Italia, a seguito del sequestro dell'altoforno 1. La decisione, motivata da presunte carenze in materia di sicurezza, ha di fatto dimezzato la capacità produttiva dell'acciaieria, innescando una spirale negativa con pesanti ripercussioni sull'occupazione.
Fonti interne all'azienda confermano che è stata presentata richiesta di Cassa Integrazione Guadagni (CIG) per circa 4.000 lavoratori. La decisione, inevitabile a fronte dell'improvvisa riduzione della produzione, ha generato forte preoccupazione tra i dipendenti e le loro famiglie. I sindacati sono già in stato di agitazione, pronti a mobilitarsi per tutelare i posti di lavoro e chiedere garanzie sul futuro dello stabilimento.
La situazione è resa ancora più complessa dalle difficoltà economiche che Acciaierie d'Italia sta attraversando da tempo. Il sequestro dell'altoforno 1 rischia di aggravare ulteriormente la crisi, mettendo a repentaglio la continuità produttiva e la tenuta occupazionale.
Si attendono ora sviluppi nelle prossime ore. I sindacati hanno già chiesto un incontro urgente con i vertici aziendali e con i rappresentanti del governo per trovare soluzioni concrete e scongiurare il peggio. La vertenza ex Ilva si conferma una delle crisi industriali più complesse e delicate del panorama italiano.
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