Naufragio di Cutro: Salvini avrebbe convinto la Calabria a rinunciare all'azione legale.

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Cutro, il Sindacato della Marina Militare: "Retromarcia della Regione Calabria Inquietante. Intervento di Salvini?"
Catanzaro, [Data odierna] - Un terremoto politico scuote la Calabria, in particolare le già tese acque del caso Cutro. Il Sindacato della Marina Militare (SIM Marina) ha reso pubblico un comunicato dai toni durissimi, sollevando seri interrogativi sulla decisione, apparentemente repentina, della giunta regionale guidata dal forzista Occhiuto di ritirarsi dal processo come parte civile nel procedimento relativo al naufragio del caicco avvenuto al largo delle coste calabresi lo scorso febbraio. Un naufragio che ha causato la morte di decine di migranti, tra cui molti bambini.
"La retromarcia della Regione Calabria ci lascia sconcertati", ha dichiarato un portavoce del SIM Marina. "Dopo mesi di promesse e proclami di voler fare luce sulla vicenda e garantire giustizia per le vittime, assistiamo a un cambio di rotta improvviso e inspiegabile. Cosa è cambiato? Quali pressioni sono state esercitate?". BR Il sindacato si spinge oltre, ipotizzando un intervento diretto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Salvini, nel determinare la scelta della giunta. "Indiscrezioni, che riteniamo fondate, parlano di un intervento diretto del Ministro Salvini per 'motivi di opportunità politica'. Se confermato, si tratterebbe di un fatto gravissimo, un'ingerenza inaccettabile in un processo che deve accertare la verità e le responsabilità di quanto accaduto".
Il SIM Marina chiede chiarezza immediata alla Regione Calabria e al Governo. "Vogliamo sapere la verità. I cittadini calabresi e le famiglie delle vittime meritano risposte. Non permetteremo che questa tragedia venga insabbiata o che le responsabilità vengano diluite". BR La decisione della Regione ha già suscitato forti polemiche e proteste da parte di associazioni umanitarie e di esponenti dell'opposizione, che parlano di "vergognosa inversione a U" e di "tradimento della memoria delle vittime". La vicenda è destinata a infiammare ulteriormente il dibattito politico e a sollevare pesanti interrogativi sulla gestione dei flussi migratori e sulla trasparenza delle istituzioni.
Seguiranno aggiornamenti.
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