
Nuove Ombre sul Caso Moro: Loyola University, un Carcere Mancato a un Passo da Via Fani?
BRRiemerge un dettaglio inquietante che potrebbe gettare nuova luce sul sequestro di Aldo Moro, avvenuto nel lontano 1978. Secondo recenti indagini e ricostruzioni, a soli cinque minuti d'auto da via Fani, teatro del tragico agguato, esisteva un luogo che, all'epoca, era ancora un cantiere.BROggi, su quell'area sorge la Loyola University of Rome, un'istituzione accademica di prestigio. Ma cosa sarebbe potuto essere quel cantiere nel 1978? Le ipotesi si fanno strada tra gli studiosi del caso Moro, e una in particolare sta attirando l'attenzione: un possibile primo luogo di prigionia per il Presidente della DC.BRLa coincidenza della vicinanza a via Fani è, ovviamente, significativa. Potrebbe essere stata una base logistica, un punto di appoggio per i rapitori, o, appunto, una prima "cella" provvisoria in attesa di un trasferimento definitivo.BRAd alimentare le speculazioni contribuiscono anche alcuni ritrovamenti effettuati nel covo delle Brigate Rosse: disegni e piantine che sembrerebbero raffigurare un'altra prigione, diversa da quella di via Montalcini, dove Moro fu poi tenuto prigioniero e ucciso. Si tratta di schizzi abbozzati, ma che rivelano una certa cura nella pianificazione e nell'organizzazione degli spazi.BRQuesti elementi, uniti alla vicinanza del cantiere all'epoca dei fatti, sollevano interrogativi inquietanti e spingono a riaprire il caso Moro, cercando di ricostruire con maggiore precisione ogni dettaglio di quei tragici giorni. La storia della Loyola University of Rome e la sua attuale presenza sul territorio potrebbero, paradossalmente, nascondere un passato più oscuro e legato a uno dei misteri irrisolti della storia italiana.(