**Draghi: la questione dei dazi ha raggiunto un limite critico.**

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***Anche con accordo Usa nulla più come prima - Draghi: con i dazi siamo a punto di rottura***
Roma, [data odierna] - La tensione tra l'Unione Europea e gli Stati Uniti sui dazi rimane alta, nonostante i recenti accordi parziali. L'ex Presidente del Consiglio, Mario Draghi, in una sua rara apparizione pubblica, ha espresso forte preoccupazione per la situazione attuale. "Anche raggiungendo un accordo con gli Stati Uniti, nulla sarà più come prima. I dazi imposti unilateralmente rappresentano un punto di rottura nel commercio internazionale," ha dichiarato Draghi durante un evento a porte chiuse.
Draghi ha sottolineato come queste misure protezionistiche, inizialmente giustificate da motivazioni di sicurezza nazionale, stiano minando la fiducia reciproca e ostacolando la crescita economica globale. "Il libero scambio è fondamentale per la prosperità di tutti. I dazi, soprattutto quando applicati in modo arbitrario, creano incertezza e danneggiano le imprese, sia in Europa che negli Stati Uniti," ha aggiunto.
La sua analisi si concentra sulle conseguenze a lungo termine di queste politiche. "Le ferite inferte al sistema commerciale internazionale saranno difficili da rimarginare. È necessario un cambio di rotta immediato per evitare una spirale negativa che potrebbe portare a una vera e propria guerra commerciale." Draghi ha poi auspicato un maggiore dialogo e un impegno concreto da parte di tutte le nazioni coinvolte per trovare soluzioni condivise e rispettose degli interessi di ciascuno.
Diverse fonti riportano che l'attuale governo italiano sta lavorando attivamente per mediare tra le parti e trovare un terreno comune, ma la strada sembra ancora lunga e complessa. L'ombra dei dazi, quindi, continua ad aleggiare sull'economia mondiale.
Ulteriori aggiornamenti seguiranno.
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