Ecco un titolo alternativo: **Milshtein mette in guardia: "L'occupazione di Gaza? Un disastro come l'Iraq per Israele."**

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Allarme Israele: l'isolamento di Netanyahu mette a rischio la stabilità regionale
La situazione politica in Israele si fa sempre più tesa. Un analista israeliano di spicco, Milshtein, lancia un grido d'allarme sulla crescente solitudine del Primo Ministro Benjamin Netanyahu e sulle possibili conseguenze disastrose per la sicurezza del Paese e per le relazioni internazionali.
Secondo Milshtein, "Bibi è isolato. Il rapporto con il Presidente degli Stati Uniti è ai minimi storici, quasi una spaccatura." Questo deterioramento delle relazioni con Washington, tradizionale alleato di Israele, preoccupa enormemente gli osservatori. Ma le conseguenze non si limitano agli Stati Uniti. BR
L'analista avverte anche che sono a rischio le relazioni con paesi chiave come Giordania, Egitto e Arabia Saudita. La politica di Netanyahu, soprattutto riguardo alla questione palestinese, sta erodendo la fiducia e la collaborazione con questi importanti partner regionali. BR
Un altro punto critico sollevato da Milshtein riguarda l'ipotesi di un'occupazione della Striscia di Gaza: "Sarebbe una follia. Diventerebbe l'Iraq d'Israele. Un'operazione del genere comporterebbe costi umani ed economici insostenibili e destabilizzerebbe ulteriormente la regione."BR
Le parole di Milshtein dipingono un quadro allarmante, in cui le scelte politiche di Netanyahu rischiano di compromettere la stabilità interna e la posizione di Israele nello scacchiere internazionale. La necessità di un cambio di rotta, secondo l'analista, è urgente e improrogabile.
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