Muccino accusa: "Dietro il mancato tax credit, un'epurazione ideologica".

Muccino accusa: "Dietro il mancato tax credit, un

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Muccino all'attacco: "Il cinema italiano sabotato, è maccartismo!"

Roma, - Il regista Gabriele Muccino lancia un grido d'allarme sulla situazione del cinema italiano, puntando il dito contro le recenti modifiche al tax credit introdotte dall'ex Ministro della Cultura. In un'intervista esclusiva, Muccino non usa mezzi termini, definendo la situazione attuale un vero e proprio "maccartismo culturale" e denunciando un presunto "sabotaggio" ai danni dell'industria cinematografica.

Secondo Muccino, il problema risiede nella decisione di smantellare una legge sul tax credit che, a suo dire, "funzionava benissimo" e portava la firma dell'ex Ministro Dario Franceschini. L'intervento dell'ex Ministro Gennaro Sangiuliano avrebbe, invece, "disintegrato" questo sistema, causando gravi danni alla produzione cinematografica italiana.

“Stiamo assistendo a un'inversione di marcia pericolosa,” afferma Muccino, “che rischia di soffocare la creatività e l'innovazione nel nostro cinema. Il tax credit è fondamentale per attrarre investimenti e sostenere la produzione di film italiani. Senza di esso, diventiamo meno competitivi a livello internazionale e rischiamo di perdere talenti e opportunità.”

Il regista insiste sulla necessità di ripristinare quanto prima il sistema di tax credit preesistente, invitando l'attuale governo a rivedere le proprie posizioni. "Ridateci il tax credit!" è il suo appello accorato, volto a tutelare il futuro del cinema italiano. Le dichiarazioni di Muccino, rilasciate a margine di un evento culturale, hanno già scatenato un acceso dibattito nel mondo del cinema e sollevato interrogativi sulla politica culturale del governo in carica.

Diversi esponenti del settore hanno espresso preoccupazione per le possibili conseguenze delle modifiche al tax credit, temendo una riduzione degli investimenti e un impatto negativo sulla produzione di film italiani. La polemica è destinata a infiammarsi ulteriormente nei prossimi giorni, con nuove voci pronte a unirsi al coro di protesta.

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(14-05-2025 01:00)