Tripoli in rivolta: manifestanti contro il premier, italiani pronti a lasciare la Libia.

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Libia: Tripoli in Fiamme, Proteste Anti-Governative e Italiani Pronti all'Evacuazione
Tripoli è scossa da una notte di violente proteste contro il premier Abdul Hamid Dbeibah, con manifestanti che hanno preso d'assalto la sua residenza. La situazione è tesa e in rapido deterioramento.BRLe ragioni della rabbia popolare sono molteplici: dall'inflazione galoppante alla diffusa corruzione, fino alla persistente crisi politica che affligge il paese da anni.BRIl malcontento è esploso in modo virulento, con scontri tra manifestanti e forze di sicurezza in diverse zone della capitale.BRFonti locali riferiscono di un aumento della presenza militare nelle strade e di timori crescenti per la sicurezza dei civili.BR
Esodo di turchi e incertezza per gli italianiBRParallelamente alle proteste, si registra un esodo di cittadini turchi dalla capitale, alimentando le preoccupazioni per una possibile escalation del conflitto.BRL'Italia, intanto, sta monitorando attentamente la situazione e ha predisposto un piano di evacuazione per i propri cittadini presenti a Tripoli. BRLa Farnesina raccomanda la massima prudenza ed invita a seguire scrupolosamente le indicazioni delle autorità locali e dell'Ambasciata italiana.BR
Il ruolo di Haftar e le ombre russeBRIn questo scenario già precario, si staglia l'ombra del generale Khalifa Haftar, figura chiave della Cirenaica e da sempre legato a Mosca.BRIl suo silenzio, in queste ore convulse, alimenta interrogativi sulle sue intenzioni e sul suo possibile ruolo in un futuro assetto politico della Libia.BRAnalisti politici avvertono che un'ulteriore destabilizzazione del paese potrebbe favorire l'ascesa di figure autoritarie e compromettere definitivamente il processo di transizione democratica.BRLa comunità internazionale osserva con crescente preoccupazione, consapevole dei rischi di una nuova guerra civile e delle conseguenze destabilizzanti per l'intera regione.
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