Co-fondatore di Ben & Jerry's cacciato dal Congresso USA

Co-fondatore di Ben & Jerry's espulso da audizione al Congresso
Ben Cohen, co-fondatore della celebre azienda di gelati Ben & Jerry's, è stato espulso da un'audizione al Congresso degli Stati Uniti durante una discussione sulla politica americana nei confronti di Gaza. L'episodio, avvenuto nel corso di quest'anno, ha suscitato ampie reazioni e acceso il dibattito sulla libertà di espressione e sul ruolo degli attivisti nelle istituzioni governative.
Cohen, noto per il suo attivismo politico di sinistra, ha partecipato all'audizione insieme ad altri attivisti per protestare contro la politica statunitense sulla Striscia di Gaza. Secondo diverse fonti giornalistiche, durante l'intervento Cohen ha criticato duramente l'amministrazione americana per il sostegno fornito a Israele e per ciò che ha definito una "politica di occupazione e oppressione" nei confronti della popolazione palestinese. Le sue parole, considerate dal Presidente del Comitato inadeguate ed irrispettose, hanno portato alla sua immediata espulsione dalla sala.
"È inaccettabile che il Congresso soffochi le voci critiche e silenzi chi osa sfidare la narrazione dominante sulla situazione a Gaza," ha dichiarato successivamente Cohen attraverso un comunicato stampa pubblicato sul suo sito personale. Il suo intervento, trasmesso in diretta streaming, ha mostrato un Cohen determinato e appassionato nella difesa delle sue posizioni, anche di fronte alla decisione di allontanarlo.
L'espulsione di Cohen ha sollevato un acceso dibattito sulla libertà di parola e sul diritto di critica all'interno delle istituzioni. Mentre alcuni hanno applaudito la decisione del Congresso, definendola necessaria per mantenere l'ordine, altri l'hanno condannata come un tentativo di censurare le voci dissidenti. L'episodio evidenzia la crescente polarizzazione politica negli Stati Uniti e il crescente ruolo degli attivisti nel plasmare il dibattito pubblico su questioni di politica estera. Molti si chiedono se questa azione rappresenti un precedente pericoloso per la libertà di espressione, o se invece sia un esempio di come le istituzioni debbano preservare la loro dignità e il rispetto delle procedure parlamentari.
L'accaduto ha certamente contribuito ad aumentare l'attenzione mediatica sulla situazione a Gaza e sulle implicazioni della politica statunitense nella regione.
Il dibattito continua e le conseguenze dell'espulsione di Cohen potrebbero avere un impatto significativo sul futuro delle proteste e degli attivismi all'interno delle istituzioni americane.
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