Ecco un titolo riformulato: **Referendum 8-9 giugno: focus sui contratti a termine.**

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Referendum 8-9 Giugno: Scontro Acceso sul Terzo Quesito, il Futuro dei Contratti a Termine in Bilico
Il dibattito sul terzo quesito referendario, concernente l'abrogazione delle norme sui contratti a tempo determinato, si infiamma. La posta in gioco è alta: ridefinire la flessibilità del mercato del lavoro e la stabilità occupazionale per milioni di italiani. BRIl quesito mira a cancellare le modifiche introdotte negli ultimi anni alla disciplina dei contratti a termine, concentrandosi in particolare sulle causali e sulla durata massima. La questione centrale è se l'attuale normativa, con la sua maggiore flessibilità, abbia favorito l'occupazione o, al contrario, abbia contribuito a precarizzare il lavoro. BRSul fronte del SI', si sostiene che l'abrogazione delle norme vigenti ripristinerebbe maggiori tutele per i lavoratori, limitando l'utilizzo indiscriminato dei contratti a termine e favorendo assunzioni a tempo indeterminato. Si argomenta che la precarizzazione del lavoro ha un impatto negativo sulla produttività, sulla formazione professionale e sulla pianificazione familiare dei lavoratori. BRIl fronte del NO, invece, difende la flessibilità introdotta dalle recenti riforme, sostenendo che essa ha permesso alle aziende di adattarsi meglio alle fluttuazioni del mercato e di creare nuove opportunità di lavoro, specialmente per i giovani. Si teme che un ritorno al passato possa irrigidire il mercato del lavoro, disincentivando le assunzioni e penalizzando le imprese, soprattutto le piccole e medie imprese. BRIl risultato del referendum avrà un impatto significativo sul futuro del mercato del lavoro italiano. L'affluenza alle urne e la consapevolezza dei cittadini rispetto ai temi in gioco saranno determinanti per il futuro.```(