Libia, mandato di cattura internazionale per Almasri: l'Aia si muove.

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Il Presidente Dbeibah sotto pressione: rischia di consegnare Al-Masri alla CPI
Tripoli - Cresce la tensione in Libia riguardo la possibile consegna del generale Al-Masri alla Corte Penale Internazionale (CPI). Al-Masri, accusato di crimini contro l'umanità, era stato rilasciato in Italia nel corso del 2023, suscitando polemiche internazionali. Ora, il governo di unità nazionale guidato dal presidente Dbeibah si trova di fronte a un bivio: soddisfare le richieste della CPI, che ha emesso un mandato d'arresto nei suoi confronti, oppure proteggere un figura chiave del panorama militare libico. BR
La Corte dell'Aia insiste sulla necessità di assicurare Al-Masri alla giustizia, sottolineando la gravità dei crimini di cui è accusato. Fonti vicine al governo libico indicano che sono in corso intense trattative, sia a livello nazionale che internazionale, per trovare una soluzione che eviti una crisi politica interna e non comprometta i delicati equilibri regionali. BR
L'accordo con l'Italia, siglato in precedenza, che aveva portato al rilascio di Al-Masri, è ora al centro di nuove discussioni. Le autorità italiane non hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito alla possibile consegna del generale alla CPI da parte del governo libico. BR
Le conseguenze di una eventuale consegna di Al-Masri potrebbero essere significative per la stabilità della Libia. Si temono possibili ritorsioni da parte di fazioni militari che sostengono il generale, e un'ulteriore destabilizzazione del paese. La situazione è in continua evoluzione e necessita di un'attenta analisi delle implicazioni legali e politiche.BR
Si prevede un'accelerazione degli eventi nei prossimi giorni, con il presidente Dbeibah che dovrà prendere una decisione cruciale per il futuro della Libia e per i suoi rapporti con la comunità internazionale.BR
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