Ecco un titolo riformulato: **"Il futuro del cinema italiano in pericolo: l'appello delle Comencini al Salone del Libro."**

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Le Comencini, un Affare di Famiglia: Tra Cinema, Ricordi e la Sfida di Salvare il Futuro
Torino - Un'ondata di emozione e di ricordi ha pervaso il Salone del Libro di Torino, con l'arrivo di Cristina Comencini, accompagnata dalla sorella Francesca e dalla figlia Giulia Calenda. Tre generazioni a confronto, unite da un cognome che ha fatto la storia del cinema italiano: Comencini.
Al centro del loro intervento, il racconto di Luigi Comencini, il grande regista, padre e nonno, la cui eredità artistica è ancora vivida e palpabile. "Per noi, il set è sempre stato un affare di famiglia," ha affermato Cristina, con un sorriso malinconico. "Ricordo le estati passate a osservare papà dirigere, imparando da lui l'arte della narrazione visiva."
Francesca, regista affermata, ha aggiunto: "Luigi ci ha insegnato che il cinema è impegno civile, è racconto della realtà, è strumento per comprendere e interpretare il mondo che ci circonda." Giulia Calenda, sceneggiatrice e scrittrice, ha sottolineato l'importanza di preservare questa eredità: "Dobbiamo salvare il futuro del nostro cinema, investire sui giovani talenti, sostenere la creatività e l'innovazione."
L'incontro si è trasformato in un appassionato dibattito sulla crisi del settore cinematografico e sul ruolo della politica nel sostenerlo. "Il cinema è cultura, è identità, è un patrimonio da proteggere," ha ribadito Cristina Comencini. "Serve un impegno concreto da parte delle istituzioni per garantire un futuro al nostro cinema."
Un appello accorato, quello delle Comencini, che risuona forte tra gli addetti ai lavori e gli appassionati di cinema, un invito a non dimenticare il passato per costruire un futuro solido e ricco di successi.
L'evento si è concluso con un lungo applauso e la promessa di continuare a lottare per il cinema italiano, un affare di famiglia che continua a emozionare e a far sognare.
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