Ecco una possibile riformulazione: **Weigel incalza: "Il Papa smascheri Putin, è lui l'aggressore. Dubito che il leader russo ascolti."**

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Weigel: “Putin dirà no, il Papa può chiarire che lui è l’aggressore”
Intervista esclusiva al teologo e biografo di Giovanni Paolo II sulla guerra in Ucraina e il ruolo del Vaticano.
George Weigel, insigne teologo e biografo di Giovanni Paolo II, offre una prospettiva lucida e incisiva sulla crisi ucraina e sul potenziale ruolo della Santa Sede. In una recente intervista, Weigel ha espresso un cauto ottimismo circa la possibilità di una mediazione papale, pur rimanendo fermamente convinto che Vladimir Putin non accetterà mai condizioni che compromettano i suoi obiettivi strategici. BR
“Credo che qualsiasi proposta di pace venga presentata dal Vaticano, per quanto ben intenzionata, incontrerà un rifiuto da parte di Putin”, ha dichiarato Weigel. “Putin ha dimostrato di essere irremovibile nel perseguire i suoi interessi, e difficilmente rinuncerà ai territori occupati o accetterà un compromesso che non gli garantisca il controllo de facto dell'Ucraina orientale”. BR
Tuttavia, Weigel sottolinea che il Papa può ancora svolgere un ruolo cruciale, non tanto come mediatore, quanto come voce autorevole della verità. "Il Papa ha la responsabilità morale di chiamare le cose con il loro nome", ha affermato Weigel. "Deve chiarire inequivocabilmente che Putin è l'aggressore e che l'Ucraina è la vittima di un'ingiustizia brutale. Un messaggio forte e inequivocabile da parte del Papa potrebbe contribuire a smascherare la propaganda russa e a rafforzare il sostegno internazionale all'Ucraina".BR
Weigel ha inoltre elogiato la fermezza con cui Giovanni Paolo II si oppose al regime comunista in Polonia, suggerendo che Papa Francesco potrebbe trarre ispirazione da questo esempio. "Giovanni Paolo II non si è mai lasciato ingannare dalla retorica comunista", ha ricordato Weigel. "Ha sempre difeso i diritti umani e la dignità della persona umana, anche a costo di subire critiche e attacchi. Papa Francesco dovrebbe seguire lo stesso esempio, senza timore di offendere Putin o di compromettere i rapporti diplomatici".BR
L'intervista con Weigel solleva interrogativi importanti sul ruolo della Chiesa cattolica in un conflitto globale. Mentre le speranze di una mediazione di successo appaiono limitate, la forza morale del Pontefice e la sua capacità di denunciare l'ingiustizia rimangono strumenti potenti per promuovere la pace e la giustizia. Leggi l'articolo completo.
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