Nuova legge sulla caccia: via libera a spari notturni e riduzione aree protette

Nuova legge sulla caccia: via libera a spari notturni e riduzione aree protette

Caccia: la riforma Lollobrigida scatena le polemiche

Diciotto articoli che stravolgono la Legge 156 sulla caccia sono arrivati in Consiglio dei Ministri. La riforma, fortemente voluta dal Ministro dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, prevede un significativo aumento dei poteri alle Regioni in materia venatoria, il ritorno delle postazioni per gli uccellatori e l'utilizzo di esche vive. Una decisione che ha immediatamente scatenato la reazione di ambientalisti e animalisti.

Secondo le indiscrezioni trapelate, la riforma consentirebbe anche la caccia notturna e una riduzione delle aree protette, aprendo di fatto alla possibilità di praticare la caccia in zone prima considerate off-limits. Questa proposta di modifica normativa è stata definita da numerosi esponenti del mondo ambientalista come un atto di "estremismo venatorio", un passo indietro rispetto agli sforzi compiuti negli ultimi anni per la tutela della fauna selvatica.

Le associazioni ambientaliste e animaliste si sono unite in un coro di proteste, denunciando l'inaccettabilità di una riforma che, a loro dire, favorisce interessi di parte a discapito della biodiversità e del benessere animale. In una nota congiunta, diverse organizzazioni hanno sottolineato la necessità di una maggiore tutela per le specie a rischio e hanno invitato il Governo a rivedere la propria posizione, chiedendo un confronto pubblico trasparente e partecipato. "Il Paese deve respingere questa deriva", si legge nel comunicato, "è necessario difendere il nostro patrimonio naturale e contrastare ogni forma di bracconaggio e maltrattamento animale".

La battaglia è appena iniziata. La riforma Lollobrigida, se approvata, rappresenterà un punto di svolta nella legislazione venatoria italiana, con possibili conseguenze di vasta portata sull'ambiente e sulla fauna selvatica. Nei prossimi giorni, ci si aspetta un'ulteriore escalation di tensioni, con manifestazioni e iniziative di protesta che potrebbero coinvolgere un ampio spettro di realtà sociali e politiche.

Rimane da capire quale sarà l'impatto di questa riforma sull'equilibrio ecologico del Paese e se il Governo sarà disposto a recepire le istanze provenienti dal mondo ambientalista e animalista. La discussione, senza dubbio, proseguirà animata e accesa.

Per maggiori informazioni si consiglia di consultare i siti web delle principali associazioni ambientaliste e animaliste italiane.

(19-05-2025 09:12)