Amnesty International fuorilegge in Russia.
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Russia mette al bando Amnesty International: Diffondere i contenuti online è reato
MOSCA - La Federazione Russa ha ufficialmente bandito Amnesty International, rendendo illegale qualsiasi attività dell'organizzazione nel paese. La decisione,生效 immediata, implica che anche la semplice condivisione di contenuti di Amnesty International sui social media è ora considerata un reato punibile legalmente.
"Questa è una chiara escalation nella repressione della libertà di espressione e di associazione in Russia", ha dichiarato un portavoce di Amnesty International. "Il Cremlino sta cercando di soffocare ogni voce dissenziente e di impedire la diffusione di informazioni veritiere sulle violazioni dei diritti umani che si verificano all'interno dei suoi confini e nei territori occupati."
La motivazione ufficiale fornita dalle autorità russe per il divieto è "l'identificazione di violazioni della legislazione russa". Tuttavia, Amnesty International e altri osservatori internazionali sostengono che questa accusa è pretestuosa e che la vera ragione del divieto è il lavoro dell'organizzazione nel documentare e denunciare le violazioni dei diritti umani in Russia, compresi i crimini di guerra commessi in Ucraina.
La chiusura di Amnesty International segue una serie di misure repressive adottate dal governo russo negli ultimi mesi, volte a limitare le attività delle organizzazioni non governative, dei media indipendenti e degli attivisti per i diritti umani. Molti giornalisti e attivisti sono stati costretti all'esilio, mentre altri sono stati arrestati o perseguitati per le loro opinioni.
Il divieto di Amnesty International solleva serie preoccupazioni sulla situazione dei diritti umani in Russia e sull'impatto che questa decisione avrà sulla capacità di monitorare e denunciare le violazioni. Diversi paesi e organizzazioni internazionali hanno condannato la mossa, definendola un attacco alla libertà di espressione e ai valori democratici fondamentali.
Un link utile per approfondire la questione è disponibile a questo indirizzo: Amnesty International - Russia.
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