Rafah: silenzio rotto solo dalle esplosioni.
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Rafah: Aiuti Bloccati, Speranza Infranta
Rafah, Egitto - La situazione al valico di Rafah rimane disperata. "Non è entrato neanche un camion," ha dichiarato con voce tesa Lotfy Gheith, capo delle operazioni della Mezzaluna Rossa Egiziana, ai giornalisti assiepati al confine. "Noi siamo pronti, abbiamo tutto ciò che serve: cibo, medicine, acqua. Il problema è di là, è tutto bloccato."
Il confine, normalmente un punto di passaggio vitale per gli aiuti umanitari diretti alla popolazione palestinese, si presenta oggi come una landa desolata. Il rumore assordante delle bombe israeliane che cadono a poca distanza spezza il silenzio, un costante promemoria della tragedia che si sta consumando oltre il confine.
Le parole di Gheith dipingono un quadro drammatico. Camion carichi di aiuti essenziali sono fermi, in attesa di un permesso che non arriva. La frustrazione e la disperazione sono palpabili tra gli operatori umanitari, consapevoli che ogni ora persa significa ulteriori sofferenze per chi aspetta disperatamente un aiuto.
La Mezzaluna Rossa Egiziana, insieme ad altre organizzazioni umanitarie, ha mobilitato risorse significative, ma la loro efficacia è ostaggio della chiusura del valico. La comunità internazionale guarda con crescente preoccupazione a questa situazione, sollecitando un accesso immediato e senza restrizioni agli aiuti umanitari.
La situazione umanitaria a Gaza è ormai al collasso. Il tempo stringe. La speranza di chi aspetta un aiuto a Rafah si assottiglia di giorno in giorno.
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