Benzina stabile, diesel alle stelle: le accise non bastano a calmierare i prezzi

Le associazioni dei consumatori insorgono: la beffa delle accise sul carburante
Il recente decreto del Ministero dell'Ambiente sul riallineamento delle accise sui carburanti, che prevedeva un aumento di 1,5 centesimi al litro per il diesel, sta scatenando la dura reazione delle associazioni dei consumatori. L'aumento, previsto per compensare una precedente riduzione, si è tradotto in un ulteriore aggravio per le tasche degli automobilisti, con il prezzo del diesel che è salito senza che quello della benzina abbia registrato una corrispondente diminuzione. Una situazione definita da molti come una vera e propria "beffa".
"È inaccettabile che il provvedimento, pensato per riequilibrare il sistema delle accise, si traduca in un aumento dei prezzi alla pompa senza alcun beneficio per i consumatori", afferma il portavoce di Codacons, sottolineando la mancanza di trasparenza e la delusione per l'apparente inefficacia del decreto. L'associazione ha annunciato l'intenzione di presentare un ricorso al TAR, chiedendo l'annullamento del provvedimento.
Anche altre associazioni, come Altroconsumo e Federconsumatori, hanno espresso forte preoccupazione per l'impatto del decreto sulle famiglie italiane, già alle prese con l'aumento del costo della vita. Si parla di un ulteriore colpo all'economia domestica, in un momento particolarmente delicato. "Non si comprende come un riallineamento possa tradursi in un aumento del prezzo del diesel senza una corrispondente diminuzione della benzina", dichiara un rappresentante di Altroconsumo, invitando il Governo ad intervenire con urgenza per arginare gli effetti negativi del provvedimento.
La situazione è ulteriormente aggravata dalla mancanza di chiarezza sulla destinazione delle risorse derivanti dall'aumento delle accise. "Chiediamo maggiore trasparenza sull'utilizzo dei fondi raccolti", chiede Federconsumatori, sollecitando una rendicontazione dettagliata delle spese e un impegno concreto da parte del Ministero dell'Ambiente per garantire che i fondi siano effettivamente destinati alla tutela dell'ambiente e alla transizione ecologica.
Intanto, i prezzi alla pompa continuano a rimanere alti, alimentando la protesta dei consumatori e ponendo un nuovo interrogativo sulla reale efficacia delle politiche energetiche del governo. La situazione richiede un intervento immediato per evitare che l'aumento delle accise si trasformi in un ulteriore fardello per le famiglie italiane già in difficoltà. La speranza è che le associazioni dei consumatori riescano a ottenere giustizia e a far sentire la voce di chi, quotidianamente, subisce le conseguenze di queste scelte politiche.
Per approfondire la questione e conoscere le iniziative delle associazioni dei consumatori, si consiglia di visitare i siti ufficiali di Codacons, Altroconsumo e Federconsumatori.
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