Ecco una riformulazione del titolo: **Zelensky apre al dialogo dopo la conversazione Trump-Putin, ponendo una condizione: il cessate il fuoco.**

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Zelensky Frena l'Entusiasmo: "Negoziati Sì, ma con Condizioni Chiare"
Kiev, [Data Odierna] - "Ringraziamo per il supporto, ma la nostra voce deve essere ascoltata. Non saremo pedine in un gioco più grande," ha dichiarato il leader ucraino, in un messaggio che traspare cautela dopo la recente conversazione telefonica tra Trump e Putin. BR L'apprensione del leader ucraino è palpabile: il timore è che gli Stati Uniti, nel tentativo di trovare una soluzione diplomatica al conflitto in corso, possano tralasciare gli interessi e le esigenze fondamentali del suo paese. BR
"Accogliamo favorevolmente qualsiasi iniziativa di pace," ha proseguito il leader, "ma ribadiamo con forza: al tavolo dei negoziati devono sedere anche i nostri alleati. Non accetteremo accordi presi alle nostre spalle." BR Questa affermazione giunge in un momento particolarmente delicato, con crescenti pressioni internazionali per una de-escalation e la minaccia di una nuova offensiva russa incombente. BR
La condizione primaria posta dal leader ucraino per l'avvio di qualsiasi tipo di colloquio rimane, naturalmente, il cessate il fuoco. "Le armi devono tacere prima di poter parlare di pace. Non negozieremo sotto la minaccia dei bombardamenti," ha specificato in un comunicato diffuso in mattinata. BR Resta ora da vedere se le richieste del leader ucraino saranno accolte e in che modo influenzeranno l'evolversi della situazione diplomatica.
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