Sanzioni all'Europa: la Russia non cede.

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Gelo tra Europa e Washington dopo la telefonata Biden-Putin: Nessuna svolta, si prepara un nuovo pacchetto di sanzioni

La telefonata tra il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il Presidente russo Vladimir Putin ha lasciato un profondo senso di delusione tra gli alleati europei. Sebbene la Casa Bianca abbia diffuso un comunicato stampa in cui si afferma che Biden abbia ribadito il fermo sostegno degli Stati Uniti all'Ucraina e abbia aggiornato i suoi interlocutori sulle discussioni, l'atmosfera nelle capitali europee è tutt'altro che rassicurante.

Fonti diplomatiche europee parlano di un "gelo" nelle relazioni transatlantiche, interpretando la chiamata come un'ulteriore dimostrazione della difficoltà di coordinare una risposta efficace all'aggressione russa. La mancanza di una svolta concreta sulle questioni chiave, a partire dalla fine delle ostilità in Ucraina, ha alimentato preoccupazione e frustrazione. "Nessuna novità sostanziale", è il commento laconico di un alto funzionario europeo, che sottolinea l'assenza di segnali di una possibile de-escalation del conflitto.

Nonostante la preoccupazione, però, si registra una determinazione a non rompere i ponti con Washington. La priorità resta quella di mantenere un fronte unito contro la Russia, anche se le divergenze strategiche emergono con chiarezza. L'Europa, infatti, sembra voler mantenere una linea più cauta rispetto all'amministrazione Biden, evitando una escalation militare diretta e puntando su una strategia di sanzioni economiche più incisive.

In questa direzione, si sta lavorando ad un nuovo pacchetto di sanzioni contro il Cremlino, mirato a colpire settori chiave dell'economia russa e a limitare ulteriormente le capacità militari di Mosca. Le discussioni tra i paesi europei sono in corso, con l'obiettivo di raggiungere un accordo il più ampio possibile prima di una nuova riunione dei ministri degli Esteri dell'Unione Europea. La pressione per un'azione decisiva è alta, considerata la prolungata sofferenza del popolo ucraino e il rischio di un'ulteriore destabilizzazione della regione. L'auspicio è che le nuove sanzioni possano effettivamente costringere Putin a tornare al tavolo delle trattative con una posizione più conciliante, ma la strada sembra ancora lunga e tortuosa.

L'attenzione ora si concentra sulla risposta dell'Europa e degli Stati Uniti alle prossime mosse della Russia, con la speranza di evitare una situazione di stallo che potrebbe ulteriormente danneggiare le relazioni transatlantiche e indebolire la risposta occidentale alla guerra in Ucraina. La necessità di una coordinata azione internazionale resta fondamentale per garantire la pace e la sicurezza in Europa.

(20-05-2025 01:00)