Zeller: il rimpianto e la difesa della scelta

Intervista alla sindaca di Merano: “Mi sono opposta a un gesto provocatorio dell’estrema destra”
Merano, 2023 - La sindaca di Merano, Daniela Larcher, ha rilasciato un'intervista in seguito alla polemica scatenata dal gesto del consigliere comunale di destra, Thomas Zeller, che si è tolto la fascia tricolore durante la commemorazione delle vittime delle foibe. L'episodio ha acceso un acceso dibattito in città e non solo.
“Ho ritenuto quel gesto profondamente provocatorio e irrispettoso della memoria delle vittime delle foibe”, ha dichiarato la sindaca Larcher. “Non si può strumentalizzare un momento di commemorazione così importante per lanciare messaggi politici di parte. Si trattava di un atto di disprezzo nei confronti del lutto collettivo e delle istituzioni, un gesto che non accetto né posso accettare”.
Larcher ha sottolineato l'importanza del rispetto per le vittime e la necessità di un comportamento responsabile da parte dei rappresentanti politici. “Credo che un amministratore debba anteporre l'interesse della collettività a qualsiasi posizione politica, e in questo caso Zeller non lo ha fatto”, ha aggiunto la sindaca, esprimendo preoccupazione per il clima politico che potrebbe generarsi a seguito di questi episodi.
Contattato per un commento, Zeller ha affermato: “Non rifarei quel gesto, ma ritengo di aver avuto ragione nel togliermi la fascia tricolore”. Ha poi aggiunto che il suo atto era una forma di protesta contro ciò che ha definito “una commemorazione parziale e ipocrita”, affermando che alcune interpretazioni storiche, secondo lui, vengono trascurate. Le sue dichiarazioni hanno però suscitato nuove critiche, con diversi cittadini che hanno espresso disapprovazione per la sua condotta.
La vicenda, che si inserisce in un contesto di crescente polarizzazione politica in Italia, mette in luce la necessità di un dibattito civile e rispettoso, soprattutto in momenti delicati come le commemorazioni. La reazione della sindaca Larcher evidenzia l'importanza di un ruolo istituzionale attento al dialogo e al rispetto delle diverse sensibilità, garantendo contemporaneamente il rispetto della memoria delle vittime delle foibe e la condanna di ogni forma di strumentalizzazione politica.
Il dibattito resta aperto e le posizioni, come dimostrano le dichiarazioni dei protagonisti, sono ancora molto distanti.
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