Garlasco, un indizio dal passato: riaperta l'analisi sul DNA di "Ignoto 1".

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Delitto di Garlasco, la traccia sulla porta: 18 anni dopo, la scienza riapre il caso
GARLASCO (PV) - Un'ombra sul caso, rimasta per troppo tempo nell'oblio, potrebbe riemergere dalle pieghe del tempo e riscrivere la storia del delitto di Garlasco. A quasi due decenni dall'omicidio di Chiara Poggi, una traccia trovata sulla porta dell'abitazione, un'impronta che all'epoca non aveva fornito risultati decisivi, torna al centro dell'attenzione degli inquirenti.
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Si tratterebbe di un'impronta, catalogata all'epoca come "Ignoto 1", che non combacerebbe con quelle né di Alberto Stasi, all'epoca fidanzato della vittima e successivamente condannato per l'omicidio, né con quelle di Giuseppe Sempio, vicino di casa inizialmente indagato. Questa impronta, dunque, apparterrebbe a un soggetto terzo, presente sulla scena del crimine ma la cui identità è rimasta finora sconosciuta.
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Le nuove tecnologie e le rinnovate metodologie scientifiche applicate alle indagini forensi, a distanza di anni, permettono di analizzare nuovamente reperti che in passato non avevano fornito informazioni utili. La speranza è che, questa volta, la scienza possa dare un nome a "Ignoto 1" e fare luce su un caso che ha segnato profondamente la cronaca italiana. La riapertura dell'analisi di questa prova potrebbe portare a sviluppi inattesi e, forse, a una nuova svolta nelle indagini.
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Attualmente, gli esperti stanno lavorando con diligenza e riservatezza per estrapolare ogni possibile elemento utile da questa traccia. Non è chiaro quali siano le nuove tecniche impiegate né quali siano le aspettative degli inquirenti, ma l'attenzione è massima e la determinazione a fare chiarezza è palpabile. Resta da vedere se, dopo 18 anni, questa "impronta fantasma" potrà finalmente svelare il suo segreto e contribuire a riscrivere la verità sul delitto di Garlasco.
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