Vertice G7: Washington frena gli aiuti a Kiev, intesa in stand-by.
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Gli Stati Uniti si Smarcano: Niente Firme al G7 e Tensioni su Putin
Nuovo strappo degli Stati Uniti rispetto agli alleati occidentali nella gestione della crisi ucraina. Il G7 si conclude con un'evidente frattura: Washington non ha firmato la bozza per i nuovi aiuti a Kiev. La motivazione ufficiale, secondo fonti interne, risiede nella necessità di valutare attentamente l'impatto economico delle misure proposte sull'economia americana. Questo rifiuto arriva in un momento cruciale, mentre l'Ucraina continua a fronteggiare la pressione militare russa e necessita urgentemente di sostegno finanziario.
A Washington, intanto, la situazione non è meno tesa. Durante un'audizione alla Camera, il senatore Rubio si è rifiutato di definire Putin un "criminale di guerra", una presa di posizione che ha suscitato immediate polemiche e acceso un dibattito già rovente. Rubio ha motivato la sua scelta con la necessità di mantenere aperti canali diplomatici, una linea che però non convince molti, soprattutto tra i Repubblicani più falchi e i Democratici.
Questo atteggiamento ondivago dell'amministrazione statunitense preoccupa non poco i partner europei. "La coesione del fronte occidentale è fondamentale per esercitare pressione su Mosca e porre fine al conflitto," ha dichiarato un alto funzionario europeo, preferendo rimanere anonimo. Il rischio è che, con queste divisioni interne e la reticenza americana a impegnarsi pienamente, la risposta internazionale alla crisi ucraina perda forza e credibilità. La mancata firma al G7 e le dichiarazioni di Rubio gettano un'ombra sul futuro della cooperazione transatlantica e sollevano interrogativi sulla reale volontà degli Stati Uniti di sostenere Kiev fino alla fine. Il Presidente Biden dovrà gestire con abilità queste crescenti tensioni per evitare una spaccatura irreparabile nel fronte anti-Putin.
Analisti politici sottolineano come la decisione americana possa essere influenzata anche dalle prossime elezioni di midterm, dove l'amministrazione Biden dovrà affrontare una sfida difficile per mantenere il controllo del Congresso. Leggi l'articolo del Sole 24 Ore sull'accordo al G7 (senza firma USA)
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