Nucleare iraniano: mediazioni, ostacoli e il pericolo di un conflitto

Delegazione Iran-Usa di nuovo a Roma: quinto round di colloqui sul nucleare
Roma, 27 Ottobre 2024 - Oggi a Roma si apre il quinto round di colloqui indiretti tra Stati Uniti e Iran sul programma nucleare di Teheran. L'atmosfera è tesa, e la posta in gioco è altissima: la possibilità di una nuova escalation della crisi, o al contrario, di un passo avanti, seppur piccolo, verso una de-escalation.
La staffetta diplomatica si concentra ancora una volta sulla capitale italiana, scelta come sede neutrale per facilitare il dialogo tra le due delegazioni, che non si incontrano direttamente. L'UE, in veste di mediatore, svolge un ruolo cruciale nel veicolare le proposte e le controproposte tra Washington e Teheran, in un delicato gioco di comunicazioni e contro-comunicazioni.
Il nodo principale, come nelle precedenti sessioni, rimane la riattivazione del Joint Comprehensive Plan of Action (JCPOA), l'accordo internazionale del 2015 che limitava le attività nucleari iraniane in cambio della revoca delle sanzioni internazionali. Gli Stati Uniti insistono sulla necessità di un ritorno rigoroso al testo originale dell'accordo, mentre Teheran chiede garanzie concrete sulla revoca delle sanzioni e sulla loro effettiva applicazione.
La complessità della situazione è aggravata dalle numerose variabili in gioco, tra cui la questione delle sanzioni secondarie imposte dagli Stati Uniti a paesi che intrattengono relazioni commerciali con l'Iran, e il ruolo sempre più incisivo di altri attori regionali, come la Russia, che ha rapporti stretti con la Repubblica Islamica.
Il rischio di una nuova guerra, per quanto remoto, resta latente. L'escalation bellica non è nello scenario più probabile, ma l'attuale situazione di stallo, caratterizzata da elevata tensione, non può essere sottovalutata. L'attuale amministrazione americana, pur dichiarando la volontà di una soluzione diplomatica, non ha escluso il ricorso a opzioni militari in caso di fallimento dei negoziati. Anche l'Iran, pur ribadendo di non volersi avvicinare alla soglia della produzione di armi nucleari, sta procedendo con un programma di arricchimento dell'uranio che continua a suscitare preoccupazione a livello internazionale.
Le aspettative per questo quinto round sono moderate. Si prevede una prosecuzione del dialogo, con l'obiettivo di sondare eventuali aperture e punti di incontro, seppur marginali. L'auspicio è che questo incontro possa gettare le basi per un successivo avvicinamento delle posizioni, anche se una soluzione definitiva appare ancora lontana.
Il mondo osserva con ansia l'evolversi della situazione, sperando in un esito positivo che scongiuri un'ulteriore escalation della crisi e contribuisca a garantire la stabilità regionale.
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