Ucraina: allarme rosso a Kiev, attacco combinato in corso

Kiev sotto attacco: droni e missili colpiscono la città, almeno 8 feriti
Kiev è stata colpita nella notte da un attacco combinato di droni e missili, causando danni e almeno otto feriti. Il sindaco Vitali Klitschko ha confermato l'attacco via social media, ordinando immediatamente l'intervento delle squadre di emergenza nel quartiere Svyatoshynskyi, situato nella zona ovest della capitale ucraina. Testimoni oculari hanno riportato una serie di forti esplosioni che hanno scosso la città durante le ore notturne, seminando panico tra la popolazione.
L'intensità e la portata dell'attacco sono ancora in fase di valutazione, ma le prime informazioni suggeriscono una strategia coordinata mirata a diversi punti della città. Le autorità ucraine stanno lavorando alacremente per valutare i danni e fornire assistenza ai feriti. Le forze di difesa aerea ucraina hanno presumibilmente intercettato alcuni dei proiettili, ma la precisione di tali informazioni non è ancora stata confermata da fonti ufficiali.
Questo nuovo attacco rappresenta una grave escalation del conflitto in corso. L'escalation degli attacchi contro obiettivi civili in Ucraina sta suscitando profonda preoccupazione a livello internazionale. Diverse organizzazioni umanitarie hanno condannato fermamente questi atti di violenza, sottolineando la necessità di una immediata cessazione delle ostilità e il rispetto del diritto internazionale umanitario. La comunità internazionale segue con apprensione gli sviluppi, sollecitando la fine delle violenze e una soluzione pacifica alla crisi.
Il sindaco Klitschko ha invitato la popolazione a rimanere calma e a seguire le indicazioni delle autorità. Sono in corso indagini per accertare la natura esatta degli ordigni utilizzati e l'origine dell'attacco. Ulteriori aggiornamenti saranno pubblicati non appena disponibili da fonti ufficiali.
Per rimanere aggiornati sugli sviluppi della situazione, vi invitiamo a consultare le fonti ufficiali del governo ucraino e delle organizzazioni internazionali. Nazioni Unite e OSCE stanno monitorando la situazione da vicino. Seguite i canali ufficiali per evitare la diffusione di informazioni non verificate.
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